Sequestrati a Fiume 100 chili di cocaina

Pesante colpo al cartello della droga in Croazia: la sostanza era nascosta in un container. In manette il narcoboss Stjepan Prnjat

FIUME È uno dei cinque maggiori sequestri di droga mai effettuati in Croazia. Sabato scorso, al terminal contenitori a Brajdica, a Fiume, la polizia ha rinvenuto 100 chili di cocaina sistemati in container che – in base ai documenti – avrebbero dovuto essere trasportati dall'America centrale a Zagabria. La droga era nascosta tra 20 tonnellate di rifiuti metallici. Il piano pareva ben congegnato, ma evidentemente ci sono state delle "falle" grazie alle quali le forze dell'ordine hanno stroncato il giro e soprattutto una banda internazionale di trafficanti capeggiata da Stjepan Prnjat, 47 anni: indicato come l'Escobar croato, è l'indiscusso narcoboss nel Paese.

Nato a Zenica, cittadino croato, domiciliato a Zagabria, in Slovacchia e Germania, Prnjat è stato arrestato in Slovenia. A Fiume era già stato processato per un episodio di droga (ora il procedimento è stato trasferito a Zagabria), mentre per la sua attività di trafficante era stato condannato a più anni di carcere in Italia. Anche se la polizia croata, nell'interesse delle indagini, non fornisce dettagli, si è saputo che Prnjat era al vertice della banda, colui che nello stato centroamericano di Panama aveva acquistato i 100 chili di cocaina, pagandoli a un certo Pablo al prezzo di 3 mila euro al chilo. La droga, confezionata in cento pacchetti da un chilogrammo ciascuno, era nascosta in contenitori, assieme a rifiuti metallici e a un carico di banane e ananas. Se da Zagabria fosse stata spacciata nei Paesi dell'Europa occidentale avrebbe fruttato ai trafficanti un guadagno enorme, attorno ai 15 milioni di euro. Finora la polizia è riuscita ad arrestare in Croazia e Slovenia nove persone, compreso Prnjat: si tratta di sei cittadini croati, uno olandese, uno spagnolo e uno con doppia cittadinanza bosniaco–erzegovese e olandese. Il giudice inquirente del Tribunale regionale di Fiume ha disposto la custodia cautelare di un mese per tutti i sospetti, in quanto vi è il pericolo di fuga e reiterazione di reato. Uno degli avvocati dei sospetti, Aris Šarunić, ha fatto sapere che ricorerrà in appello contro la carcerazione preventiva.

Nell'ambito della stessa operazione, denominata “Nana”, qualche settimana fa le forze dell'ordine croate avevano sequestrati 150 chili di marijuana e 69 mila stecche di sigarette. Il ministero croato dell'Interno ha fatto sapere dal suo sito Internet che all'azione – oltre agli organismi nazionali – hanno partecipato le polizie di Slovenia, Italia, Germania, Olanda, Spagna, Panama e Colombia, l'Europol e l'Agenzia statunitense antidroga Dea.

L’operazione a Fiume è come detto una fra le più vaste messe a segno in Croazia contro i narcotrafficanti. Ricordiamo che il più importante sequestro si registrò allo scalo contenitori in Brajdica nel 1999, quando gli agenti fiumani riuscirono a scoprire ben 660 chili di cocaina anche allora proveniente dall'America meridionale.

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