Separati dalle madri usando gli elicotteri, 35 elefantini sono stati catturati per venderli in Cina

Spediti in volo in Cina dallo Zimbabwe, terrorizzati e senza le loro madri. E’ questo il destino che aspetta 35 elefantini, separati a forza dalle mamme con una terribile tecnica volta a “disorientarli, sfinirli e sottometterli”, per essere spediti in zoo cinesi.

Questi piccoli sono ora trattenuti nel parco nazionale di Hwange, dove i vertici del parco stanno completando i documenti e le procedure per il volo verso il continente asiatico.

Il Times ha raccolto le testimonianze di chi ha assistito al metodo di cattura: spesso servono alcuni tentativi per dividere i piccoli dalle loro madri, il metodo richiede che un elicottero voli molto vicino a loro in modo da creare il panico. Così i piccoli finiscono isolati dal branco e, mentre gli esemplari più giovani vengono caricati, l’elicottero continua a girare in modo da impedire agli adulti di avvicinarsi.

Dopo, un veterinario certifica che i piccoli siano in grado di affrontare un viaggio stressante come quello dallo Zimbabwe e la Cina.

Purtroppo, lo Zimbabwe giustifica queste terribili operazioni con la situazione di bancarotta in cui versano le casse statali, per questo gli animali selvatici vengono catturati e venuti in Asia e nel Medioriente, in modo da saldare i debiti.

Quando sono stati interpellati, i vertici del ZimParks, l’autorità statale che si occupa della fauna selvatica, non hanno voluto commentare i fatti nè confermare la cattura dei 35 animali, ma hanno solo detto: “Non esportiamo elefanti appena nati, solo quasi adulti di quattro o cinque anni”:

I cuccioli di elefante sono completamente dipendenti dalle mamme, sia per ragioni biologiche che emotive, fino a quando non raggiungono i cinque anni di età. Altri addirittura continuano a nutrirsi di latte materno fino a quando non hanno dieci anni.

Notizia drammatica è che il parco dove questi 35 sono stati catturati è lo stesso dove, nel 2015, è stato ucciso il leone Cecil da un cacciatore di trofei americano. Proprio questi fatti hanno azzerato la reputazione turistica dello Zimbabwe, nonostante le sue meraviglie naturalistiche, e anche per questo il paese è sempre più dipendente dalla Cina: dal 2012 circa 100 elefanti sono stati venduti a zoo cinesi e a parchi safari, dove vengono anche organizzati degli spettacoli circensi con gli animali.

Per ora nulla si sa delle sorti dei 35 cuccioli catturati, di cui non si conoscono nè le modalità di vendita nè quali tipi di controlli siano stati effettuati. Si può solo sperare che, in futuro, la sensibilità internazionale operi in maniera più efficace per bloccare questo commercio inumano.

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