Senza pretendenti la sede di via Caboto delle Coop Operaie a Trieste
TRIESTE Niente da fare: la sede delle Cooperative Operaie in via Caboto, sede che era stata messa all’asta in settembre, non ha suscitato l’interesse del mercato.
L’esperimento, compiutosi nella tarda mattinata dello scorso venerdì, non ha innescato la miccia dell’investimento: su sette beni in vendita - cinque dei quali nella Destra Tagliamento - è stato venduto solo il cosiddetto auditorium di San Quirino. In precedenza, il liquidatore giudiziale, Maurizio Consoli, aveva piazzato il locale commerciale di via Revedole a Pordenone: Consoli non ha reso noto l’incasso ottenuto dalle due cessioni, che partivano da una base di 90.000 euro (San Quirino) e di 190.000 euro (Pordenone).
Ma il piatto forte della tornata, che raccoglieva l’invenduto immobiliare, riguardava per quasi 4/5 del valore totale il compendio di via Caboto, quotato 4 milioni di euro sebbene partisse da una perizia, risalente però al 2015, di 8 milioni. Nonostante il dimezzamento del prezzo all’evidente scopo di allettare l’offerta, venerdì l’appuntamento del mezzogiorno nello studio Consoli è andato deserto.
Un dossier obiettivamente impegnativo: 15.000 metri quadrati di magazzino su due piani, 3.600 mq di uffici, 5.500 mq di piazzale scoperto. Una parte del pianoterra del magazzino è affittato fino al prossimo febbraio per un canone annuo di 55.000 euro. Il complesso logistico-direzionale si trova all’interno del Sito inquinato di interesse nazionale (Sin), nella parte che la Regione Fvg spera di ottenere in gestione dal governo, con l’obiettivo di sveltire le procedure ambientali.
Nessun riscontro anche sull’altro asset triestino in vendita, il locale commerciale di via Flavia 5, che era stato offerto a 225.000 euro. Ancora da collocare, fra Trieste e Pordenone, 6 immobili.
Nella comunicazione pubblicata ieri mattina sul sito delle Coop Operaie, Consoli fa sapere che «proseguono interlocuzioni con soggetti interessati ad acquisti» e che «entro il corrente anno si procederà a indire ulteriori esperimenti d’asta». —
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