Sentiero Rilke, per comprarlo serve mezzo milione di euro

Véronique Torre e Tasso: stima datata 1987, non chiediamo alcuna rivalutazione In alternativa affitto da 30mila euro annui. A Duino cittadini pronti a formare un’associazione: prendiamocelo noi
Di Tiziana Carpinelli
Lasorte Trieste1 22/02/13 Sistiana, Duino, Sentiero Rilke
Lasorte Trieste1 22/02/13 Sistiana, Duino, Sentiero Rilke

Anche le meraviglie della natura hanno un prezzo e quello del sentiero Rilke, la passeggiata panoramica con vista mozzafiato sulle falesie di Duino, è di mezzo milione di euro. Trentamila all'anno, cifra ancor più accessibile, per prenderlo invece in affitto. Ma solo se compravendita o locazione andranno in porto, allora sarà scongiurata la chiusura, il 13 aprile, del famoso sentiero dedicato al poeta dei “Sonetti a Orfeo”. Non dovesse accadere, addio alle centinaia di visitatori ed escursionisti che ogni week-end fanno tappa a Duino e Sistiana.

Lo conferma la principessa Véronique, precisando che il mezzo milione è frutto di una «stima effettuata da un organo terzo, l'Intendenza di finanza, già nel 1987 nel corso della dichiarazione di successione per la morte del principe Raymond», padre di suo marito, Carlo Alessandro della Torre e Tasso. All'epoca si parlava di 900 milioni di lire. «Somma che abbiamo lasciato uguale a 26 anni fa, senza chiedere una rivalutazione – chiarisce Véronique – poiché sappiamo delle difficoltà in cui versano gli enti pubblici in questo momento e non è certo nostro intento specularci sopra».

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«Compriamoci il Rilke», è stata l'immediata proposta di alcuni cittadini, vicini alla componente ambientalista, nel corso dell’assemblea alla Casa della pietra di Aurisina indetta da Sel ed Ecodem. «Tiriamo fuori i soldi e creiamo una società economica libera, dove ogni residente possa detenere le proprie azioni mettendoci il capitale che crede: 100 euro, 10 euro, mille», hanno aggiunto. Questo per impedire possibili chiusure del percorso naturalistico o speculazioni di privati. Insomma, una sorta di azionariato pubblico sotto il cappello del Comune di Duino Aurisina, che rimarrebbe l'ente gestore. «Il 13 aprile – ha ricordato il vicesindaco di Duino Aurisina, Massimo Veronese – scadrà l'accordo trentennale tra Torre e Tasso, proprietario dell'area, e la Provincia. Intesa che in cambio di una cifra simbolica prevedeva l'affidamento a palazzo Galatti della manutenzione straordinaria del sentiero, e al nostro Comune di quella ordinaria. Il principe intende chiudere in via precauzionale il sentiero, essendone civilmente e penalmente responsabile. Tutto ciò avverrà se lo stesso non sarà acquistato o preso in affitto dagli enti pubblici attraverso una nuova convenzione. Della Torre e Tasso però non è più disponibile a cedere o locare a una cifra simbolica».

Incalzato dall'assemblea, Veronese ha snocciolato le somme richieste parlando però non di 500mila, ma di «400mila euro» e sottolineando come la cifra comprenda «non solo il sentiero ma anche l'ampia area boschiva». Contrattazione aperta, quindi. Ed è a questo punto che, tra gli altri, l’architetto Gianpiero Cavanna ha proposto l'acquisto dell’area: «Non sono cifre astronomiche: perché non ce la riprendiamo? Avremmo risolto una volta per tutte il problema. Se poi Comune o Provincia non riescono ad acquistare il sentiero, possono pensarci i cittadini attraverso una società economica libera, all'interno della quale ognuno detenga delle azioni. La cifra è abbordabilissima». Tra l'altro, come sottolineato da molti, l'associazione di residenti sarebbe sovrana e verrebbe chiamata a esprimere il proprio giudizio per qualsivoglia progetto.

Come sottolineato da Veronese, non è così semplice per Comune e Provincia risolvere il problema entro la scadenza della convenzione, perché gli enti non hanno ancora approvato i bilanci, attendendo a fine marzo l'emanazione dei criteri di approvazione dalla Regione. E da quella data potrebbero passare altri 60 giorni, arrivando così a maggio, per la votazione in Consiglio. Di qui l'appello alla Regione, affinché si faccia parte attiva nella risoluzione della vicenda: «La riserva è regionale – ha concluso Veronese – e dunque la giunta Tondo non può tirarsi indietro. Attendiamo a giorni delle risposte: ci sarà un incontro ufficiale». Nei giorni scorsi in Provincia si è tenuta una riunione: palazzo Galatti ha annunciato di voler scrivere una lettera alla Regione per chiedere aiuto anche economico, così da risolvere il problema del sentiero Rilke.

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