Sentenza amianto, dopo un anno manca ancora la motivazione

La senatrice Laura Fasiolo è intervenuta in Senato per segnalare la situazione che si è creata al Tribunale di Gorizia
Bumbaca Gorizia 15.10.2013 Processo amianto sentenza - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 15.10.2013 Processo amianto sentenza - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

A oltre un anno dalla sentenza di primo grado non è stata ancora depositata la motivazione della stessa.

Sulla scia del caso Eternit emerge dal Tribunale di Gorizia un’altra pagina nera della giustizia italiana nei confronti delle vittime dell’amianto.

Il 15 ottobre del 2013 il giudice Matteo Trotta emise una condanna per omicidio colposo per 13 tra ex direttori ed ex dirigenti dell’allora Italcantieri di Monfalcone (ora Fincantieri).

Fu l’esito del cosiddetto primo maxi-processo per la morte causa amianto di 81 ex operai del cantiere monfalconese, di proprietà dello Stato.

Ebbene, da allora, Trotta - nel frattempo trasferito al Tribunale di Trieste - non è riuscito a scrivere e a depositare le motivazioni. Con conseguenze evidenti sul futuro del procedimento.

Del caso si è occupata oggi in aula a Palazzo Madama la senatrice Laura Fasiolo, che ha posto all’attenzione del Senato l’anomala situazione del caso-amianto di Monfalcone.

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