«Sempre presente il rischio-infiltrazioni»

Il sindaco Altran: anche il nostro territorio come tutto il Nord Italia merita particolari controlli
Bonaventura Monfalcone-15.11.2012 Silvia Altran-Sindaco-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-15.11.2012 Silvia Altran-Sindaco-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

«In tutte le occasioni, ho sempre ribadito la necessità che il fenomeno legato al rischio di infiltrazioni malavitose, abbondantemente diffuso nel Nord Italia, venga controllato minuziosamente anche nella nostra città».

Il sindaco Silvia Altran, di fronte alla notizia relativa alla confisca di beni a Monfalcone riconducibili ad un pluripregiudicato contiguo a clan malavitosi pugliesi, ha ricordato il particolare impegno richiesto attorno alle dinamiche, silenziose e sottotraccia, che puntano a diffondere e a radicare l’attività criminale sul territorio.

Ecco la mappa dei beni confiscati realizzata da Confiscati Bene
(dati dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati)

«Sono convinta - ha aggiunto il primo cittadino - che le forze dell’ordine e la magistratura mantengano la dovuta attenzione su questo specifico fenomeno, che evidentemente non riguarda solo la nostra città, avendo preso piede soprattutto nelle grandi realtà del Nord Italia. Per quanto attiene la nostra amministrazione - ha continuato il sindaco Altran -, abbiamo sempre avuto una sensibilità particolare rispetto a questo tema, avendo partecipato a innumerevoli manifestazioni organizzate in città e alle iniziative proposte da “Liber@” e l’Associazione contro le mafie. Su questo ambito non va abbassata la guardia, si tratta di una questione che va trattata con la necessaria attenzione in tutto il territorio nazionale».

Il primo cittadino ha quindi osservato: «L’amministrazione intende e vuole essere sempre e comunque presente in azioni di mobilitazione su questo tema. Non a caso, peraltro, abbiamo intitolato una piazzetta del centro ai magistrati Falcone e Borsellino».

La Altran ha quindi concluso: «Siamo vicini alle forze dell’ordine e alla magistratura, che seguono con tenacia questi filoni, per i quali, ripeto, va mantenuta sempre alta l’attenzione».

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