Sempre in prima linea dall’Aquila al Kosovo

Già docente di matematica nei licei, ha partecipato a numerose missioni di soccorso alle popolazioni

Venerdì sera si era attardata all’hotel Savoia con i rappresentanti nazionali della Croce Rossa. C’erano ancora alcuni particolari da mettere a punto, per quel che spettava a loro, nell’organizzazione della visita di Papa Francesco a Redipuglia. Perché ieri al Sacrario, accanto al Pontefice, sarebbe dovuta esserci anche lei con il gruppo di infermiere volontarie della Cri. Sorella Antonietta Pasqualini è invece morta in servizio travolta da un’auto, un servizio di volontariato che era tutta la sua vita. Di più, la sua famiglia.

Era nata a Trieste il 26 maggio del 1946 e abitava in via Donadoni. Per anni è stata un’insegnante di punta nelle scuole superiori. Gli studenti del “Galilei” e del “Petrarca” ricordano oggi con dolore la loro docente di matematica che con simpatia rivedevano, in divisa da crocerossina, nelle molte iniziative della Cri in città cui partecipava, sia quando ancora insegnava sia da pensionata. Una persona, il giudizio unanime dei suoi allievi, mai sopra le righe e di un’umiltà e intelligenza fuori dal comune. Era in quiescenza ormai da anni e da allora dedicava ogni suo momento alla Croce Rossa. Come faceva anche prima quando non era “distratta” dalle lezioni scolastiche.

Antonietta Pasqualini era ispettrice regionale delle infermiere volontarie e delegato Diu (Diritto internazionale volontario) del Comitato provinciale di Trieste. Inoltre docente dei corsi organizzati dalla Cri e presenza continua nell’organizzazione delle varie attività. Era un archivio vivente, aveva una conoscenza storica della Croce Rossa, non solo della sezione triestina. Ha partecipato in prima linea ad emergenze nazionali e internazionali in soccorso delle popolazioni vittime di calamità e conflitti, a cominciare da terremoto del Friuli, a quelli del Molise e dell’Aquila. E poi alle missioni Kfor Kosovo e "Antica Babilonia" in Iraq. Più recentemente ha prestato servizio all'emergenza profughi, proveniente dalla Libia, presso il Cara di Mineo in Sicilia.

«Oggi - sottolinea Francesco Bozzetto, componente del consiglio di Presidenza della Cri di Trieste - ci sentiamo veramente soli. La notizia della sua morte ci ha riempito di vero dolore. Sostituire Antonietta sarà impresa non facile».

E le reazioni dal mondo della Croce Rossa sono tutte su questo tono: Sorella Antonietta resterà sempre unica. «La Cri di Trieste ha perso una memoria storica, un'organizzatrice infaticabile, un patrimonio di conoscenze e di professionalità - afferma la presidente del Comitato provinciale di Trieste Marisa Pallini -. Tutti noi abbiamo perduto una persona apprezzata e amata per il rigore, il sorriso, la disponibilità, la pazienza e l'umiltà di cuore». «Un colpo al cuore della Cri del Friuli Venezia Giulia - aggiunge il presidente regionale Cri Milena Maria Cisilino - che ha perso un punto di riferimento prezioso e sempre attento, una vera volontaria della Croce Rossa. Un'amica per molti di noi».

Il cordoglio e il ricordo di Antonietta Pasqualini del presidente nazionale della Croce Rossa, Francesco Rocca, sono arrivati tramite Facebook: «Mi stringo alla Croce Rossa del Friuli Venezia Giulia ed al Corpo delle infermiere volontarie per la improvvisa e tragica scomparsa della sorella Antonietta Pasqualini. Era l'ispettrice regionale del Corpo e persona rara per equilibrio, saggezza e generosità. Alle sue sorelle, alla Croce Rossa del Friuli Venezia Giulia e ai suoi familiari le condoglianze mie personali e di tutta la Cri».

Proprio tramite Facebook sono arrivate, e continuano ad arrivare, centinaia di commenti e di dolore anche da chi non la conosceva personalmente: «Onore alla nostra sorella... che riposi in pace».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo