Selezioni per l’opera di Wagner al Teatro Verdi di Trieste, ritorna il sereno con le sigle sindacali
Il soprintendente Polo apre all’ingaggio diretto di 8 cantanti ma chiede collaborazione con il Coro del Friuli Venezia Giulia
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Un compromesso potrebbe riportare il sereno al Teatro lirico Giuseppe Verdi. Per la messa in scena di Der Fliegende Holländer di Richard Wagner, nel recente incontro tra il sovrintendente Giuliano Polo e le sigle sindacali, è emerso l’impegno di Polo a fare ulteriori 8 assunzioni a tempo determinato di professionisti, «così da disporre di un coro di almeno sessanta unità», precisa il sovrintendente, che allo stesso tempo auspica però «venga confermata anche la collaborazione con il Coro del Friuli Venezia Giulia per il risultato artistico che ne deriverebbe e per una pacifica collaborazione con le istituzioni del territorio».
La questione che aveva spinto il sindacato Fials-Cisal a proclamare lo stato di agitazione – ritirato dopo il confronto con Polo – riguardava proprio il possibile ingaggio del Coro del Friuli Venezia Giulia per ampliare con 15 figure le voci per la produzione dell’opera wagneriana, alla quale gli appassionati potranno assistere il prossimo marzo. Per i sindacati invece si sarebbe dovuto ricorrere all’utilizzo di coristi professionisti contrattualizzati come personale a termine, così come previsto dall’articolo 1 del Ccnl di categoria.
Da qui il compromesso. La trattativa con il Coro Fvg era sta avviata per 12 voci maschili e 3 femminili, ma Polo conferma che «ad oggi nessuno è stato contrattualizzato». La soluzione quindi potrebbe passare dalla chiamata diretta di otto professionisti, figure che in tempi strettissimi sono in grado di andare in scena, con un coinvolgimento però anche di voci del Coro Fvg. Che difronte alle contestazioni sindacali ha preferito mantenere un basso profilo, senza fare polemica.
Restando in tema di personale, va detto che negli ultimi due anni la Fondazione del Teatro lirico Verdi ha pubblicato bandi per 48 posizioni, di cui 11 proprio per il coro. «Per alcune posizioni però – precisa il sovrintendente – i candidati non sono risultati idonei. Su certe corde, quelle dei tenori in particolare, ci sono difficoltà». Così è appena stata avviata la procedura selettiva per l’assunzione a tempo indeterminato di 3 posti per tenore, 2 per baritono e uno per basso. E nel prossimo cda Polo chiederà «l’emanazione di nuovi bandi per ulteriori 9 posizioni, 2 di queste per il coro».
Questo tenendo conto che a fronte di alcune uscite dall’organico, il Verdi può mantenere annualmente lo stesso impegno di spesa. In primavera si riapriranno anche le audizioni per dei contratti a tempo determinato per le voci del coro «lasciando un intervallo di tempo più ampio rispetto al passato tra la pubblicazione del bando e le selezioni – anticipa Polo– così da consentire ai candidati di avere più margine per prepararsi». —
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