Seime della Bisiacaria, falò dai buoni auspici “condito” da 150 litri di minestra fumante

Domenica sopra Vermegliano e in altri paesi della Bisiacaria, lunedì 6 gennaio a Staranzano

Luca Perrino
La “seima” di domenica sera a Ronchi, sopra Vermegliano Foto Katia Bonaventura
La “seima” di domenica sera a Ronchi, sopra Vermegliano Foto Katia Bonaventura

 

Da Ronchi a Turriaco, da Pieris a Redipuglia. Tutta la Bisiacaria, domenica ha rispettato la tradizione delle “seime”. E, quasi dappertutto, la direzione del fumo sprigionatosi dalle alte cataste di legna e ramaglie ha sentenziato in chiave positiva. Esso si è diretto prima a levante, poi in quel verso che permette di prefigurare mesi di prosperità e abbondanza, infine dritto in cielo, quindi in modo positivo, anche se con qualche briciolo d’incertezza.

C’è chi sostiene che “el sior resterà sior ed el poret sempre poret”, nonostante la lettura del fumo, ma ciò che è importante è che la tradizione degli antichi fuochi epifanici sia stata rispettata anche stavolta e che, nonostante la fastidiosa pioggerellina, migliaia di persone non abbiamo voluto mancare. A Ronchi, sulle pendici carsiche sopra il rione di Vermegliano, è stato il sindaco Mauro Benvenuto ad accendere il fuoco. L’iniziativa, in località “Prati del vecchio”, ancora una volta è stata rinverdita, con un’organizzazione davvero impeccabile, dal circolo della Protezione civile comunale. Accanto al primo cittadino il coordinatore distrettuale Ennio Medeot.

Una tradizione “condita” da leccornie di ogni genere e con qualcosa come 150 litri di minestra fumante offerta alle persone, tra cui, va sottolineato, moltissimi giovani. «Che questa tradizione piaccia – così Benvenuto – è un bel segno per il nostro futuro di comunità». Anche altri centri della Bisiacaria hanno registrato la presenza di un foltissimo pubblico. E “dreta imbunida”, dalle parole di Ciso Miniussi, è stata la direzione del fumo che si è levato dal seimo, l’unico che si declina al maschile, che a Turriaco è andato in scena ta’l Canp de Gero, a cura del sempre molto attivo circolo Don Eugenio Brandl. In questo caso il fuoco è stato consegnato dal sindaco Nicola Pieri nelle mani dei giovani del paese. Tradizione rispettata anche con la “Seima de la barca”. Lunedì 6 si replica a Staranzano. Appuntamento alle 18 alla boschetta di Dobbia, a cura degli Staranzano Ducks.

 

Argomenti:cronaca

Riproduzione riservata © Il Piccolo