Segreteria regionale Pd, Serracchiani: «I tre candidati si ritirino»
TRIESTE. Debora Serracchiani si presenta e, a sorpresa, chiede il passo indietro dei tre candidati segretari che stanno dividendo i renziani: l’udinese Paolo Coppola, il goriziano Diego Moretti e il triestino Nerio Nesladek. È il colpo di scena che si consuma in tarda serata a Ronchi dei Legionari dove si ritrovano proprio i renziani.
Riuscirà la governatrice a ricompattare il partito, alla vigilia della presentazione delle candidature (entro domani alle 16) che valgono la segreteria regionale del Pd, oppure le primarie del 16 febbraio divideranno la maggioranza interna incapace di trovare la sintesi?
Oggi la risposta. Ieri, invece, l’ennesima giornata di fibrillazioni. I renziani - mentre circola insistente l’ipotesi di un quarto nome, quello destinato a risolvere il rebus, ed è il nome dell’assessore comunale di Trieste Antonella Grim – si ritrovano all’ora di cena alla Tenuta Blasig di Ronchi allo scopo di mettere in atto il tentativo estremo di unire profili personali e territori. «La volontà è uscire con un nome condiviso», assicura già nel pomeriggio Franco Brussa. Una riunione «decisiva», aggiunge il segretario del coordinamento regionale dei Comitati per Renzi un attimo prima che inizi il confronto.
Ronchi può essere un indizio. Di certo da quell’area viene ribadito il tema dell’equilibrio territoriale. Se Udine conta già il governatore della Regione, il presidente del Consiglio e il capogruppo, il prossimo segretario dovrà essere dell’area giuliano-isontina, questa è la tesi che divide il partito. Con l’aggiunta che Coppola è un parlamentare che, causa impegni romani, secondo alcuni non avrebbe il tempo di seguire al meglio il territorio, soprattutto in vista della prossima tornata amministrativa.
Le premesse per un’intesa, però, almeno finché non arriva Serracchiani, non sono rosee. L’asse Gorizia-Trieste è saldo al punto da accettare di unire le forze nel caso in cui Coppola confermi la volontà di andare fino in fondo come da autocandidatura in assemblea regionale. «Siamo i più piccoli – rileva ancora Brussa – ma in termini elettorali non si può dimenticare che il nostro contributo è stato determinante per la vittoria di Serracchiani». Più probabile, in ogni caso, la rinuncia di Moretti che quella di Nesladek. «Nerio resta in campo», garantiscono infatti per tutto il giorno i renziani triestini sostenitori della candidatura del sindaco di Muggia. Quanto a Coppola, non mancano neppure nelle ultime ore le telefonate di Luca Lotti, responsabile organizzativo nazionale del partito, per convincere il Pd regionale dell’opportunità di un parlamentare quarantenne alla guida. Una linea che non sfonda, da settimane, perché la Venezia Giulia resiste. E tiene pure viva, con Grim, la carta del quarto candidato. Quarto candidato che anche Serracchiani auspica. (m.b.)
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