Segnaletica in sloveno “Bacchettate” ad Autovie
TRIESTE. La ricognizione voluta dal Comitato paritetico della minoranza slovena sul cosiddetto bilinguismo visivo è riuscita solo a metà. «Sui 13 enti concessionari interpellati, hanno risposto in sette ma soltanto in tre in maniera davvero esaustiva» spiega la presidente del Comitato, Ksenija Dobrila, al termine della riunione di ieri che ha affrontato anche questo aspetto. Virtuosi in questo senso sono stati Trieste Trasporti, Fvg Strade e Apt Gorizia che, oltre a tracciare un quadro analitico della situazione relativo alla cartellonistica e segnaletica in lingua slovena, si sono anche attivati per dare attuazione al decreto della presidente della Regione della fine del 2013, portando avanti una serie di iniziative per applicare quanto previsto dalla legge di tutela. Altri enti concessionari hanno invece risposto in maniera «sintetica o insoddisfacente», afferma ancora Dobrila: «E’ il caso di Anas o di Autovie Venete. Quest’ultima – spiega la presidente – ha indicato l’impossibilità di applicare la doppia denominazione perché fuorviante e di scarsa leggibilità per l’utenza, affermando inoltre che dipende dallo Stato e non dalla concessionaria l’applicazione della legge. Il Ministero invece ci ha rimandato a un regolamento esecutivo del codice della strada che prevede la cartellonistica bilingue laddove previsto. Riferiremo la questione agli esperti del Parlamento di Strasburgo sulle questioni legate alle minoranze linguistiche che saranno qui in aprile». Risposta sintetica anche da parte di Aeroporto Fvg che tuttavia, ha puntualizzato Dobrila, ha già negli passati provveduto ad aggiornare cartellonistica, segnaletica e sito web con le diciture in lingua slovena. Nessuna risposta invece da altri enti, tra cui Trenitalia e Rfi: «Informeremo di questa mancanza il ministero dei Trasporti» ha assicurato la presidente. Nella riunione di ieri, il Comitato ha ascoltato la deputata Tamara Blazina in merito alla riforma della scuola che il Governo è pronto a varare. L’esponente della minoranza slovena ne ha parlato con il ministro Stefania Giannini la quale ha assicurato che nel ddl ci sarà uno specifico articolo sulle scuole con l’insegnamento in lingua slovena che rimanderà poi ai decreti esecutivi. Per quanto concerne i finanziamenti, in particolare relativi all’uso dello sloveno nella pubblica amministrazione, l’assessore Gianni Torrenti ha rimarcato come per il 2014 ci sarà un avanzo di 1,4 milioni di euro che saranno utilizzati per altri progetti già esistenti per traduzioni, interpretariato e servizi web ai cittadini della minoranza slovena. Per quanto concerne il 2015 e 2016, i finanziamenti saranno dedicati non più a progetti ma a servizi continuativi: a tale scopo sarà individuata all’interno del Comitato, un’apposita commissione che affiancherà gli uffici regionale nel calibrare i finanziamenti.
(r.u.)
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