Segnalazioni al Comune? Ora basta uno smartphone

Un’applicazione consente al cittadino di lanciare l’allarme in tempo reale su buche, guasti e rifiuti, e all’amministrazione di individuare subito le priorità
Di Piero Rauber
Lasorte Trieste 09/05/12 - ANDE, Cosolini
Lasorte Trieste 09/05/12 - ANDE, Cosolini

Sempre meno rompiscatole a vuoto. E sempre più aiutante “a gratis”. Contento di esserlo, per giunta. Scatta in effetti in Comune - per quanto riguarda la gestione delle piccole grandi emergenze cittadine, dall’improvvisa buca sul marciapedi al cumulo di rifiuti scoperto nel giardino sotto casa, passando per il lampione guasto da fin troppo tempo in un angolo buio - la fase di responsabilizzazione del tradizionale cittadino-utente, che adesso l’amministrazione Cosolini intende trasformare appunto in cittadino-partecipe.

Partecipe perché d’ora in poi, e più precisamente da ieri - dal momento della sua presentazione in Municipio - è attiva un’applicazione on-line denominata “Comuni-chiamo” che consente a chiunque noti in giro un problema su suolo pubblico, e dunque di competenza comunale, di segnalarlo (e localizzarlo) in tempo reale proprio all’amministrazione cittadina. Da un computer (attraverso un apposito link dall’home page del portale della rete civica www.comune.trieste.it) o, meglio ancora, da uno smartphone (scaricando gratuitamente tale applicazione, le coordinate sono comuni-chiamo.com, info@comuni-chiamo.com e @comuni–chiamo per Twitter).

Ma che novità sarebbe se il sistema si limitasse alle segnalazioni? E infatti qui balla il tanto di moda feedback: l’applicazione aggiornerà il cittadino-partecipe, in tempo altrettanto reale, sullo stato della sua stessa segnalazione. Ed ecco che irrompe, a questo livello, l’ulteriore tentativo di evoluzione della specie: da cittadino-partecipe a cittadino-consapevole. Già, perché il segnalatore avrà anche l’evidenza di quanti hanno inviato al sistema il medesimo alert: se la crepa sulla via che gli sta a cuore sarà stata segnalata da cinque persone, a fronte dei cento avvisi spediti per una voragine accanto a un parco-giochi, gli sarà forse più facile, almeno è questo l’auspicio di Cosolini & Co., capire che la vita è fatta di priorità, e che si vive in una comunità. Va da sé che in virtù proprio di tale automatismo (che sarà peraltro aggiornato da personale comunale con le segnalazioni che continueranno a pervenire al telefono, o all’Ufficio relazioni col pubblico o per e-mail) l’amministrazione cittadina si sentirà a sua volta nelle condizioni di stilare con puntualità una lista delle priorità. Le eventuali foto allegate, inoltre, talvolta potrebbero addirittura far risparmiare tempo (e denaro) alle squadre dei tecnici comunali, evitando loro certi sopralluoghi.

L’applicazione di cui sopra prende come detto il nome di “Comuni-chiamo”: si tratta di una piattaforma informatica messa a punto da un’omonima Srl di startup di Bologna, composta da quattro ragazzi appena usciti dall’Università, i quali hanno venduto appunto il loro format (con le relative implementazioni che verranno, per un totale di 12mila euro l’anno) all’amministrazione Cosolini, adeguandolo in questo caso alle esigenze del Comune di Trieste. Comune che, così, diventa il più grande ente tra la decina di quelli della penisola già muniti del format, su cui lavorerà personale comunale appositamente formato. In tutto si stima che dentro la macchina-Municipio sia stato coinvolto un centinaio di dipendenti, sparso tra le varie direzioni: dalla comunicazione ai lavori pubblici, passando per i servizi tecnologici.

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