Segnalateci su Facebook gli alberi di Natale più brutti in Fvg

Segnalato nel referendum “Alberellum 2016”. Si scatena Facebook. Negrari: «Commenti volgari, s’è superato il limite». Ne conoscete altri peggiori? Lanciamo la sfida, inviateci le foto come messaggio privato su Facebook 
L’albero di pallet natalizio di Staranzano (foto Katia Bonaventura)
L’albero di pallet natalizio di Staranzano (foto Katia Bonaventura)

** AGGIORNAMENTO ** 
Conoscete alberi natalizi peggiori di quello di Staranzano, in Friuli Venezia Giulia? O magari presepi? Segnalatecelo via Facebook inviandoci un messaggio privato, vogliamo cercare di stilare una piccola classifica degli "e/orrori" natalizi in regione!

 

STARANZANO. È finito alla Rai, nel programma “I Provinciali di Radio 2” condotto dell’attore-presentatore Pif (il vero nome è Pierfrancesco Diliberto) e Michele Astori in onda da lunedì a venerdì dalle 18 alle 18.30 dagli studi di Via Asiago a Roma, per raccontare la provincia italiana le città e paesi di tutta Italia, isole comprese.

L’albero costruito con i pallet in piazza Dante è stato infatti segnalato sul territorio nazionale nel referendum popolare “Alberellum 2016”, dove vince l’albero di Natale provinciale più brutto e imbarazzante.

Nella “top-list” composta per ora da 21 immagini postate su Facebook che dovranno essere votati a livello nazionale, l’albero di Staranzano è accompagnato dalla didascalia dei presentatori che commentano così l’immagine: «Ce l’avete richiesto a gran voce ed eccolo qui, l’albero di Natale di Staranzano, in provincia di Gorizia, a forma di piramide. Il primo albero con “le pallet” di Natale».

La foto si trova in buona compagnia con l’albero tipo “medusa”, o il “berretto gigante” , il “tacchinone”, l’albero a led e luci laser, con quello di bottiglie di plastica riciclate o con l’albero rovesciato (con la punta in giù), ispirato al surrealismo di Salvador Dalì.

Ma anche quello di Roma che il tabloid inglese “Dail Mail” definisce «l’albero dall’aspetto il più triste del mondo». Il paese è spaccato a metà e si è scatenata una vera competizione, dove dalla parte dei “No” si trovano coloro che sono legati alla tradizione, mentre sul fronte opposto del “Si”, tanti colgono la ventata di novità portata dagli autori con l’approvazione del Comune, della gloriosa Compagnia del Carro che da oltre 25 anni costruisce fra i carri i più belli di Carnevale della Regione (è secondo solo a quello di Muggia), conquistando una valanga di premi e riconoscimenti nelle sfilate.

Bancali in legno a forma di abete per le festività in piazza Dante

«Perché - tanti commentano - bisogna sempre e solo criticare il lavoro degli altri?». Comunque vada il referendum, Staranzano, paese di 7.200 anime si trova alla ribalta con questa “nota di colore” in campo nazionale. La bagarre s’è scatenata sui social, dove sono postati commenti poco piacevoli. Giudizi che hanno costretto ieri l’assessore alla Cultura, Matteo Negrari, a esprimere grande rammarico per le critiche su un lavoro del quale l’amministrazione ha dato il suo incondizionato appoggio.

«Una cosa può piacere o no - afferma Negrari - ma superare il limite non va. Fermiamoci. Sembra che in Bisiacaria non ci siano argomenti più importanti che discutere sull’albero-non albero di Staranzano come indicano le centinaia di commenti su Facebook. Intanto un ringraziamento per la pubblicità gratuita che la Rai sta facendo a Staranzano.

Questa installazione non vuole essere un tradizionale albero, non vuole offendere nessuno o tradizioni religiose. Ci sono commenti volgari e pesanti. Danno fastidio quelli rivolti alla Compagnia del Carro - aggiunge - a cui va invece la totale e incondizionata gratitudine del Comune per il lavoro volontario. Si sta davvero superando il limite con attacchi e insinuazioni politiche, insulti alle persone, di spreco di denaro pubblico, ma tutto è materiale di recupero».

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