Seduce l’anziano e gli svuota il conto

A processo una donna di 54 anni. Per l’accusa avrebbe rubato 122mila euro a un ottantenne che se ne era innamorato
Di Corrado Barbacini
Lasorte Trieste 12/09/11 - Tribunale, Giudice De Bortoli
Lasorte Trieste 12/09/11 - Tribunale, Giudice De Bortoli

Ha fatto battere forte il cuore a un anziano, convincendolo a sposarla, anche se poi questo non è successo perché è stata fermata prima dal giudice. Ma è riuscita comunque ad azzerargli o quasi il conto corrente,succhiandogli 122mila euro. La “femme fatale” si chiama Leonisa Cifuentes, 54 anni, colombiana. Sarà processata domani davanti al giudice Francesco Antoni. Accusa: circovenzione di incapace. È difesa dall’avvocato Giovanni Di Lullo. Secondo il pm Massimo De Bortoli, che ne ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio, Leonisa è sicuramente una donna tanto affascinante e convincente da essere riuscita appunto a far breccia nei sentimenti dell’uomo, nato 80 anni fa, sofferente di un serio disturbo organico della personalità e con una diminuita capacità di intendere e volere. Insomma lo ha - sempre secondo il pm - reso come inebetito. Tant’è che l’uomo non ha potuto pronunciare il fatidico “sì” davanti all'ufficiale di stato civile solamente perché il giudice l’ha bloccato appena in tempo. Era già pronto a sposarla.

È stata certamente una passione travolgente, dunque, al quale l’uomo non è riuscito a porre freno. Quel che è tuo è mio, presupponeva lei: già durante il fidanzamento, in pochi mesi (e cioè prima della data delle nozze mai celebrate), secondo le indagini della Tributaria Leonisa Cifuentes gli ha comunque azzerato il conto corrente, che è passato da un attivo di 122mila a poche decine di euro. Da qui l’accusa di circonvenzione di incapace.

La vicenda di cuore e soldi è nata a fine 2009, dalla prima segnalazione arrivata in Procura da parte del giudice tutelare, che a sua volta era stato attivato dall’amministratore di sostegno dell’anziano. Quest’ultimo, controllando la documentazione bancaria del conto corrente, aveva accertato una serie di prelievi effettuati tra il 30 giugno e il 30 novembre di quell’anno da parte dell’uomo, definito di prodigalità incontrollata, soprattutto nei confronti di Leonisa Cifuentes.

Infatti - ancora secondo le indagini - la “fidanzata” si era fatta elargire svariate somme di denaro in contanti o in assegni appunto, per l’ammontare complessivo di 122mila euro. Insomma, tutto quello che aveva l’anziano in conto corrente.

Per esempio, il 26 agosto 2009 l’anziano aveva compiuto un prelievo in contanti in banca della somma di 40mila euro e poi aveva consegnato il denaro alla colombiana. La quale, ricevuti i soldi, era andata allo sportello della sua banca, dove aveva versato 25mila euro. Ma, nella lunga lista di operazioni ricostruite dagli investigatori della Tributaria, compare anche anche un assegno da 17mila euro emesso in favore della donna. Titolo che poi era stato incassato sempre da Leonisa Cifuentes nella propria banca con un versamento di 16mila euro sul conto, mentre si era trattenuta mille euro in contanti. Ma sono stati trovati decine e decine di altri regali. Come dire, donazioni.

Negli atti viene ricordata anche la la vicenda delle pubblicazioni di matrimonio. La data è quella del 22 febbraio 2010. Secondo il pm De Bortoli la donna aveva indotto l’anziano a chiedere all'ufficio di stato civile le pubblicazioni. Ma il fatidico “sì”, come si è detto, alla fine non era mai stato pronunciato in quanto il giudice tutelare aveva emesso, nell’occasione, un provvedimento di “limitazione a contrarre matrimonio” nei confronti dell'anziano. Insomma, lo aveva fermato prima. Perché la diminuzione significativa della capacità di intendere e di volere aveva influito, secondo il giudice stesso, sulla decisione riguardo la quale l’uomo non aveva, di fatto, alcuna consapevolezza. Il cuore batteva tanto da impedire all’anziano di ragionare. Travolto dalla “femme fatale”.

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