Secondo raid all’Eurospin di Capriva: ecco com'è andata
CAPRIVA Un altro furto. Ancora una volta con la modalità dello sfondamento di una delle vetrate d’ingresso. Un film già visto, una sorta di déjà vu, ma questa volta il bottino comprende soldi e cibo.
A distanza di due settimane, i ladri sono tornati in azione all’Eurospin di Capriva del Friuli. Benché non identica, al discount di via Cavour la scena registrata lo scorso 8 marzo si è ripetuta simile nella notte tra mercoledì e giovedì. Come allora i malviventi hanno messo a segno un colpo entrando nella struttura dopo aver mandato in frantumi una delle vetrate che si affacciano sull’ampio parcheggio. Questa volta, come ariete hanno utilizzato un estintore. Due settimane fa per sfondare la vetrata avevano utilizzato dei carrelli della spesa. Per superare l’ostacolo dei paletti che delimitano lo spazio pedonale, li avevano messi in fila uno dietro l’altro e una volta posizionati li avevano spinti con un’auto rubata in precedenza a Gradisca d’Isonzo. Tra merce rubata, denaro prelevato dalle casse e vetrata distrutta, il danno ammonta a diverse migliaia di euro. «Purtroppo è superiore come entità a quello che abbiamo subito un paio di settimane fa», confermano dal supermercato. Il blitz è avvenuto attorno alle 4 della mattina di ieri. I ladri questa volta erano due e, secondo una prima ricostruzione, farebbero parte sempre dello stesso gruppo di tre persone entrato in azione a inizio marzo.
Gli indizi portano ad una banda originaria dell’Est europeo specializzata in questo tipo di attività criminali. Ieri come allora i delinquenti sono stati ripresi dalle telecamere di servizio posizionate dell’area. Le immagini potranno fornire elementi utilissimi alle indagini in corso da parte dei Carabinieri. Questa volta, come detto, i ladri hanno agito in maniera meno scenografica. Non c’è stata nessuna Land Rover che ha spinto i carrelli contro le vetrate: i vetri sono stati distrutti con un estintore e, una volta dentro, gli intrusi hanno razziato quanto più possibile: dai soldi rimasti in cassa, a merce di vario tipo esposta sui bancali per dileguarsi poi in pochi minuti.
Le telecamere di sicurezza potranno fornire indicazioni utili non solo sugli autori del furto, ma anche sulla direzione da cui sono arrivati e verso cui sono scappati. Via Cavour è stata chiusa al traffico il giorno precedente al colpo. Lungo la strada sono in corso alcuni interventi di metanizzazione e quindi è possibile che il gruppo sia arrivato dalla strada sul retro, quella tra le vie Moraro e Aquileia. Accertamenti ed approfondimenti in merito sono in corso di svolgimento da parte delle forze dell’ordine, che stanno indagando sull’accaduto.
Il supermercato caprivese aveva da un paio di giorni sostituito i vetri andati distrutti nel corso del raid di due settimane fa: oltre al danno, dunque, la beffa di doverli nuovamente sostituire. Gli accorgimenti presi sinora non hanno scongiurato purtroppo nuove incursioni e l’Eurospin di via Cavour sembra essere un bersaglio particolarmente appetibile.
Quello dell’altra notte è il terzo colpo in poco più di un anno. Ce ne era stato un altro nel marzo del 2020, poco prima dell’inizio del lockdown. E per la stessa comunità di Capriva è il quarto furto di questo tipo nel corso degli ultimi dodici mesi: a fine ottobre infatti era stato bersaglio di una banda di ladri lo sportello bancomat di un istituto bancario situato nella piazza. Proprio per scongiurare altri episodi simili, nei giorni scorsi il sindaco Daniele Sergon aveva anticipato come il Comune utilizzerà un contributo regionale di 24 mila euro in materia di sicurezza per acquistare ed installare alcune telecamere da posizionare nei punti nevralgici del paese, di modo che fungessero da deterrente per altri episodi criminosi.
Ciò che però più colpisce è il fatto che, come era accaduto due settimane fa, il colpo all’Eurospin ha preceduto l’assalto ai distributori della Banda della Ruspa: allora era finito nel mirino quello di San Vito al Tagliamento, ieri quello del Città Fiera di Martignacco. E la notte scorsa anche al distributore Esso di San Giovanni al Natisone, attorno alle 5, è stata forzata la porta dell’ufficio e sono stati rubati contanti, materiale informatico e prodotti alimentari. E tutto questo durante il conprifuoco che scatta dalle 22 fino alle 5 del mattino. —
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