Secchio di vernice nera lanciato sulle barche

Azione vandalica ai danni di un socio della Nautica di Cervignano. Danni lungo la passeggiata dell’Ausa
Bonaventura Monfalcone-14.05.2015 Futura zona verde-Cervignano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-14.05.2015 Futura zona verde-Cervignano-foto di Katia Bonaventura

CERVIGNANO. Hanno gettato un secchio di vernice nera su una barca di uno dei soci della Nautica cervignanese e, come se non bastasse, hanno imbrattato, utilizzando la stessa vernice, la passeggiata lungo il fiume Ausa, fino all’altezza della scalinata a valle.

È l’ennesimo atto vandalico compiuto dai soliti ignoti. Il sindaco Gianluigi Savino, informato, si rivolge direttamente agli autori del danno.

«Invece di passare il tempo deturpando il patrimonio comune o le cose altrui, usate queste energie per ripulire qualche area verde della cittadina. Sarebbe sicuramente tempo speso meglio».

Il segretario della Nautica, Giuseppe Iannucciello, è amareggiato. «Hanno sporcato la passeggiata in marmo lungo il fiume Ausa - racconta -. Probabilmente è accaduto nella notte fra mercoledì e giovedì. Il fatto è stato denunciato ai carabinieri di Cervignano, che stanno indagando per risalire ai responsabili. Il nostro socio, cui è stata danneggiata con un secchio di vernice nera l’imbarcazione, ha provveduto a pulire dalle macchie di vernice la passeggiata sul molo. Per quanto riguarda la barca il danno è rilevante, si aggira attorno ai 2.500 euro».

La vernice nera, gettata sulla tuga (la parte rialzata rispetto al piano di coperta) è colata anche sulla fiancata e sopra l’oblò. «È necessario riverniciare tutto – prosegue –; non è un lavoro da poco. Stiamo aspettando il perito dell’associazione per quantificare la spesa. Come sodalizio siamo assicurati contro gli atti vandalici».

Non è la prima volta che la Nautica viene presa di mira dai teppisti. L’ultimo episodio si era verificato lo scorso mese di giugno, quando ignoti avevano sradicato una ventina di alberi, piantati dai cittadini, assieme ai volontari della Nautica e ai ragazzi della canoa polo, lungo la riva sinistra del fiume. Le piante, arrivate da un vivaio della Forestale di Tarcento, erano state gettate nel corso d’acqua cervignanese.

«È davvero sconsolante - commenta il presidente, Alessandro Florit -. Invito queste persone che si divertono a compiere atti vandalici a visitare la nostra associazione, che è sempre aperta. In questo modo avrebbero l’opportunità di conoscere la nostra realtà e di capire che ci sono tante cose da fare per tenersi occupati».

Elisa Michellut

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