Scuole di Gorizia, servono 16 milioni per sistemarle

Ecco l’elenco presentato dal Comune al governo: chiesti fondi per costruire una palestra alla “Ascoli-Favetti” e 2 milioni da destinare all’adeguamento e al restyling dell’Istituto Perco di Lucinico
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia Lucinico, istituto comprensivo
Bumbaca Gorizia Lucinico, istituto comprensivo

È una relazione dettagliata, con tanto di tabella che riproduciamo a fianco. È il “dossier-scuole” elaborato dall’amministrazione comunale di Gorizia: un approfondimento per fare il punto della situazione sullo stato dell’edilizia scolastica e per delineare le priorità d’intervento. Ebbene: per sistemare 23 edifici scolastici di Gorizia e per costruire una nuova palestra al servizio della scuola media Ascoli-Favetti servirebbero 16 milioni 600mila euro. Una cifra che, ironia della sorte, quasi coincide con il taglio delle risorse all’Azienda sanitaria isontina.

Una domanda di contributo è già stata presentata al Ministero dell’Istruzione a valere sulla direttiva del 26 marzo 2013 ma sarà “iterata”, fa sapere il Comune di Gorizia, visto che il nuovo governo ha messo l’edilizia scolastica in cima alla lista delle priorità. Le richieste più pingui di finanziamento riguardano la scuola media Perco di via Romana a Lucinico e la media Ascoli-Favetti di via Mascagni per le quali occorrerebbero 2 milioni coascuna. Poi ci sono 1,6 milioni che sarebbero necessari per l’adeguamento normativo della Trinko. A scendere c’è la previsione di realizzare una palestra alla Ascoli-Favetti (costo 1,2 milioni) e un corposo restyling della scuola elementare Pecorini di via Gramsci (1,2 milioni di euro).

Le richieste

di contributo

Fra le richieste di contributo spiccano poi i 750mila euro che occorrerebbero per costruire la scuola dell’infanzia in vicolo del Molino (via Cappella), senza dimenticare i 700mila euro necessari per rimettere a posto la “Frinta” di via Codelli; i 500mila per la scuola dell’infanzia “Ringaraja” di via del Brolo; i 400mila moltiplicati per le sei scuole dell’infanzia (via Brigata Avellino, via Romagna, via Forte del Bosco, Corte Sant’Ilario, via Garzarolli e “Soncek” di via Max Fabiani). Il Comune di Gorizia, comunque, non è all’anno zero: qualcosa è stato fatto anche se resta molto, anzi moltissimo da fare. Gli interventi più importanti degli ultimi tempi hanno interessato le scuole elementari Frinta di via Codelli, Fumagalli di via Cappella e Pecorini di Straccis, in via Gramsci. Un po’ meno rosea è la situazione delle scuole dell’infanzia: tant'è che nella richiesta di contributi al ministero figurano ben 12 edifici. I vari asili di via Romagna, via Forte del Bosco, via Brigata Avellino, via Garzarolli, via San Michele, via Max Fabiani o via Lasciac, ad esempio, necessitano di alcuni interventi strutturali con spese che vanno dai 750mila di vicolo del Molino ai 200mila della scuola d’infanzia di località Bella Veduta.

Le segnalazioni

al Governo

Ammontano a 21,8 milioni di lire le segnalazioni al Governo da parte delle Province del Friuli Venezia Giulia per gli interventi di edilizia scolastica immediatamente cantierabili. «Ci auguriamo che il premier - afferma il presidente dell’Upi Fvg, Alessandro Ciriani - il quale tra l’altro è stato anche presidente della Provincia di Firenze e dunque dovrebbe conoscere la materia, voglia considerare con maggiore attenzione fra i suoi interlocutori anche le Province: soprattutto se si considera che nel decreto del fare meno di 20 dei 150 milioni in totale riservati all’edilizia scolastica sono stati destinati alle Province, cioè poco più del 13%, mentre la popolazione scolastica da loro servita supera il 30%». Nel Friuli Venezia Giulia gli studenti iscritti alle scuole secondarie di secondo grado sono poco oltre le 46.000 unità su una popolazione complessiva di 150.000.

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