Scuole di Gorizia. Altri 12 contagi più le quarantene
GORIZIA Ormai non resta quasi più alcuna scuola superiore risparmiata dal Covid, a Gorizia, con 12 nuovi positivi. Da ieri sono in quarantena preventiva cinque classi (per un centinaio di studenti) dell’Itas D’Annunzio di via Brass, dove a quanto si è appreso sono state riscontare un paio di positività e la preside Marzia Battistutti si è già attivata per la didattica a distanza, e una classe prima del liceo scientifico Duca degli Abruzzi, dove invece sono a casa 20 studenti e 6 docenti.
Il provvedimento si è reso necessario per la positività al tampone di uno studente (gli ultimi casi registrati entreranno nel bollettino regionale odierno). «Devo ringraziare la segreteria – dice la vicepreside del polo Giovanna Petitti –. Le comunicazioni da parte dell’Asugi sono arrivate tra sabato e domenica, ma nonostante questo il personale si è attivato per informare le famiglie e programmare il prosieguo dell’attività. La situazione è sotto controllo, siamo dotati di tutti gli strumenti e le tecnologie necessarie a garantire, seppur non in presenza, il diritto allo studio in un periodo complicato come questo».
Intanto prosegue la quarantena, con didattica digitale integrata, delle tre classi del liceo classico di viale 20 settembre, i cui studenti si sono già sottoposti ai tamponi: gli esiti parlano di ben 9 altre positività, mentre sono tutti negativi i docenti. Sempre dal bollettino regionale si apprende che uno studente è risultato positivo agli screening effettuati all’istituto per geometri Pacassi (ma era già a casa da alcuni giorni quindi per il momento non è stato necessario procedere alla quarantena di classe) di via Puccini.
Via dove ha sede pure il polo liceale con lingua d’insegnamento slovena, dove da sabato il dirigente Peter Cernic ha deciso di avviare la didattica a distanza per sei classi: in un caso per ragioni sanitarie (di fatto una quarantena preventiva, a fronte della positività di una studentessa), negli altri per motivi organizzativi, in attesa di comunicazioni ufficiali dall’Asugi sui provvedimenti per i docenti. «Al momento ancora non ci è stato comunicato nulla – spiegava ieri Cernic –, e questo ritardo ci sta mettendo in grossa difficoltà, perché non sappiamo esattamente come muoverci. Per il momento ho confermato la didattica a distanza, ma si tratta di iniziative prese dalla scuola in via precauzionale, mentre vorremmo avere informazioni ufficiali per capire cosa dobbiamo fare». —
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