Scuole, alunni spostati di sede e orari cambiati al volo: a Trieste le prime proteste

Nel mirino i primi provvedimenti anti Covid 19 adottati da presidi e Comune. Alla media Dante due sezioni trasferite da via Giustiniano a via Madonna del mare 

TRIESTE Alunni trasferiti da una sede scolastica all’altra, come nel caso degli iscritti alla media Dante, spostati dalla zona di piazza Oberdan a quella di Cavana. E famiglie costrette a fare i salti mortali per incastrare i nuovi orari delle lezioni dei figli con gli impegni in ufficio. Sono alcune delle novità che accompagneranno il ritorno in classe a settembre. La riorganizzazione di aule e ambienti comuni richiesta dalle norme anti Covid 19 imporrà infatti qualche sacrificio. Che però, a giudicare dai dibattiti online, nono tutti i genitori sono disposti a sopportare di buon grado.



Accade così per i familiari di alcuni ragazzi della media Dante, recentemente informati da una circolare inoltrata dai vertici dell’Istituto dello spostamento di due sezioni (la I e la B) dalla sede storica di via Giustiniano all’edificio di via Madonna del Mare, negli spazi un tempo occupati dal Carducci. «Una succursale - scrive la dirigente Fabia Dell’Antonia nel messaggio che accompagna le indicazioni precise degli accessi scaglionati delle classi –, agevolmente raggiungibile con gli autobus della linea 8 e 9 in 15 minuti a piedi dalle sede centrale, simbolo di come una difficoltà possa essere trasformata in una opportunità. Infatti, – aggiunge la dirigente – la nuova sede sarà allestita con nuovi arredi e sarà fornita di nuove attrezzature necessarie per creare un ambiente di apprendimento confortevole e funzionale». Una scelta che, però, sta andando su tutte le furie alcuni genitori degli alunni di quelle due sezioni, che non hanno ben digerito il fatto di doversi accollare le spese per l’autobus e di dover comunque far riferimento ad una struttura lontano da casa.

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Il Comune ha già avviato i lavori necessari a rendere fruibili i nuovi spazi in via Madonna del Mare. E lo stesso si prepara a fare alla primaria di via San Mauro di Opicina, per creare aule più ampie in grado di contenere le diverse classi senza doverle dividere. «Quello delle due sezioni del Dante è il caso limite, - assicura l’assessore ai Lavori Pubblici, Elisa Lodi -. Sulle altre strutture scolastiche stiamo intervenendo con lavori di edilizia leggera, abbattendo qualche parete o rendendo fruibili e a norma spazi che non venivano utilizzati. In uno, due casi, stiamo valutando se aggiungere degli spazi nelle aree di pertinenza degli stessi istituti sistemando dei prefabbricati, ma è una possibilità che adotteremo come extrema ratio».

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Bumbaca Gorizia 15.02.2018 Scuola Lucinico, lezioni all'aperto © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Scongiurati invece, per il momento, i rischio di sdoppiamento delle classi e turni pomeridiani. Niente plexiglass, classi divise, didattica a distanza o turni pomeridiani, dunque, ma solo qualche disagio legato, nel caso appunto delle medie del Dante, ad una sede diversa da quella scelta al momento dell’iscrizione. «Stiamo lavorando per assicurare un anno scolastico in sicurezza, - assicura l’assessore all’Educazione Angela Brandi - seguendo il piano scuole. Ora che sono arrivate anche le linee guida per i bimbi da 0-6 anni possiamo intervenire anche su quelle strutture con più puntualità».

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Ma a preoccupare mamme e papà sono anche alcune notizie arrivate “in anteprima” sui nuovi orari di ingresso a scuola per gli alunni, non sempre compatibili con i turni lavorativi o difficili da conciliare con i ritmi di una famiglia in cui, ad esempio, ci sono due figli iscritti a due scuole diverse all’interno dello stesso plesso scolastico. Anche poche decine di minuti di differenza infatti, possono creare disagi, ma anche i tanto temuti assembramenti, da parte di chi, fuori dalla scuola, attende che i bambini entrino o escano scaglionati.

Restano poi tante incognite a livello di scuole superiori. Qui si tratta di capire come si articolerà la didattica che in alcuni casi, come anticipato dagli stessi dirigenti scolastici nei mesi scorsi, potrà essere in parte in presenza e in parte a distanza. Ma come funzioneranno gli orari? Chi seguirà le lezioni a scuola e chi, magari a rotazione, resterà a casa? Domande per le quali ragazzi e famiglie spesso ancora non hanno una risposta chiara.

E ancora, i genitori si chiedono se le scuole comunicheranno tempestivamente anche i materiali da acquistare, se ci sarà bisogno di comprare qualcosa di diverso rispetto al passato, considerando il fatto che la condivisione di qualsiasi tipo di oggetto, secondo le norme di contenimento del Covid 19, va assolutamente evitata. —


 

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