Scuola: in Fvg assunti 825 precari

L’immissione in ruolo degli insegnanti entro il 15 settembre. Circa 600 sono residenti, gli altri arrivano da fuori regione. Ma per i sindacati non basta
Lezione a scuola in una foto di archivio
Lezione a scuola in una foto di archivio

TRIESTE. Nei giorni del non facile avvio del ddl “Buona scuola” del governo Renzi, in Friuli Venezia Giulia è pronta a scattare l’operazione per l’immissione in ruolo di 825 insegnanti entro il 15 settembre. Un centinaio in più dell’anno scorso, stando alle stime dei sindacati. Il numero complessivo, fornito dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale Pietro Biasiol che ieri ha incontrato la presidente Debora Serracchiani, deriva soprattutto dallo scorrimento delle graduatorie dei precari. Per completare il fabbisogno, tuttavia, è previsto l’impiego di docenti da fuori regione o attraverso la mobilità tra province, visto che la quota di aspiranti residenti in Fvg non supera i 600.

«I posti disponibili devono coincidere con le qualifiche – rileva Biasiol – quindi è calcolato questo gap di circa 200 unità. In ogni caso – puntualizza – i 600 precari saranno assunti in questa fase. Ritengo che sia un’ottima prospettiva». Il meccanismo è già in corso: i “papabili” riceveranno nei prossimi giorni una convocazione – tecnicamente una “individuazione” – che in queste ore è in via di completamento. I nomi sono pescati dalle graduatorie a esaurimento, come ribadisce lo stesso direttore. Nessun collquio: il contatto si limita a una chiamata della direzione regionale dell’Ufficio scolastico con la proposta di scegliere la destinazione preferita sulla base delle cattedre esistenti. Un’opportunità che, naturalmente, scende man mano che scorre l’elenco.

Chi non è stato “individuato” ha la possibilità, fino al 14 agosto, di preparare una domanda online in modo da ritrovarsi nella graduatoria nazionale. Il candidato è nominato entro il primo settembre: a partire da quel giorno ha una decina di giorni per accettare. Si arriva così a sabato 12 settembre, data in cui tutti gli Uffici scolastici italiani decretano l’assegnazione delle rispettive sedi ai docenti, così da poter partire entri il 15 con le lezioni in classe. Non è chiaro a quanto potrebbe ammontare il numero degli insegnanti del Friuli Venezia Giulia pronti a fare le valige per un posto fuori regione da conquistare nella graduatoria nazionale.

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«Considerando chi non viene contattato per la nomina – osserva ancora Biasiol – probabilmente un migliaio». Il cerchio non si chiude qui. Tra novembre e dicembre altri 1.200 precari troveranno una sistemazione come supplenti, sulla base delle richieste formulate dai singoli istituti. «Di qui alla fine dell’anno abbiamo quindi in ballo oltre 2 mila posti – fa notare il direttore – di questi 825 da assumere entro il 15 settembre, mentre gli altri entreranno successivamente in base ai fabbisogni espressi dalle scuole».

Nel faccia a faccia di ieri Biasiol ha portato alla presidente Serracchiani le sollecitazioni del mondo sindacale. «Si tratta di un’integrazione di personale Ata per un circa 80 unità», spiega. Il direttore ha informato la governatrice che "è stata già presentata al ministero dell'Istruzione la richiesta di incremento”. Serracchiani non ha manifestato particolari preoccupazioni sulla tenuta degli organici per il prossimo anno scolastico.

«Da un'attenta verifica risulta che la situazione dei docenti è ancora sostanzialmente sotto controllo», ha affermato. Durante la riunione è emerso inoltre che il Fvg potrà contare su 60 insegnanti di sostegno in più rispetto al 2014. Quanto ai timori espressi in merito a un passaggio del personale provinciale nelle segreterie degli istituti, Serracchiani ha osservato che "in Friuli Venezia Giulia non si applica la legge Delrio ma la legge Panontin, che allo stato non ha in previsione specifiche soluzioni di questo genere".

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