Scuola di giornalismo a Trieste: tecnica e scrittura in oltre 300 articoli
Si è conclusa ieri, con le premiazioni al liceo Galilei e la pubblicazione di un corposo inserto su questo giornale, la quarta edizione del laboratorio di scrittura giornalistica, organizzato dalla Provincia in collaborazione con Il Piccolo e che ha coinvolto, grazie a dirigenti scolastici e docenti, ben 27 classi delle scuole superiori triestine e 478 studenti. Da marzo a ottobre i ragazzi partecipanti hanno seguito, sotto la guida dei giornalisti e tutor Pierluigi Sabatti, Fulvio Gon e Leopoldo Petto, lezioni teoriche e pratiche che hanno affrontato ogni aspetto di questa professione: un focus sul mestiere di giornalista e sulla deontologia, l’individuazione di ciò che fa notizia, l’utilizzo delle fonti, le tecniche per la stesura di un articolo, il lavoro al desk, le nuove tecnologie applicate all’informazione, il funzionamento di una redazione giornalistica e il sempre più difficile accesso alla professione.
Oltre 300 gli articoli prodotti dagli apprendisti giornalisti, che si sono cimentati in tutti i settori dell’informazione, dall’attualità alla cultura, dalla salute allo sport, con una particolare attenzione alle tematiche sociali. Dagli articoli pubblicati sul Piccolo si comprende come gli aspiranti giornalisti siano stati guidati nella stesura, ma lasciati liberi di scegliere i temi da trattare: dall’uso dei social network alla legalizzazione della cannabis, dalle esperienze di studio all’estero ai disagi degli studenti pendolari. Particolarmente gradito è stato il focus sulla fotografia per l’informazione, proposto per il primo anno grazie alla collaborazione dei fotografi Monica Bulaj, Francesco Bruni e Marino Sterle. E per la prima volta, sottolinea Daniela Beltrame, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, a partecipare al progetto sono stati non solo i licei (Dante, Carducci, Galilei, Oberdan, Petrarca, Nordio, Preseren, Slomsek), ma anche un istituto tecnico, il Deledda, con tre classi, a dimostrazione che «saper comunicare con efficacia è una competenza fondamentale per la vita di ogni cittadino». Sulla stessa linea Adele Pino, assessore provinciale all’istruzione, che spiega: «La capacità di comunicare fa parte delle cosiddette competenze trasversali. Ora spetta a voi mettere a frutto questa esperienza». «Che il laboratorio sia riuscito - dice ai ragazzi partecipanti Paolo Possamai, direttore de Il Piccolo - è provato dai materiali che avete consegnato. Oltre a mettere in relazione il giornale con le scuole e offrire a voi una batteria di strumenti tecnici relativi all’uso della lingua – prosegue – credo che quest’iniziativa vi abbia anche aiutato a guardare con occhi diversi ciò che accade attorno a voi, preparandovi a diventare cittadini consapevoli». E cita Claudio Magris: «Ciascuno di noi è l’esito imponderabile degli incontri che ha fatto nel proprio itinerario di vita. Spero che questa esperienza sia utile per il vostro futuro». «In un mondo fortemente dipendente dai media – aggiunge Maria Teresa Bassa Poropat, presidente della Provincia – entrare nei meccanismi di decodifica delle informazioni e comprenderli è fondamentale. Questo progetto formativo, insieme a quello del Fai sugli studenti Ciceroni, è il fiore all’occhiello della mia amministrazione». «Questa esperienza vi aiuterà anche nei tweet - scherza infine Pierluigi Sabatti, giornalista e tutor del progetto -. Per twittare efficacemente serve proprio quella capacità di sintesi che abbiamo cercato di trasmettervi». La manifestazione, che è stata intervallata da apprezzati momenti d’intrattenimento musicale, si è conclusa con la premiazione dei ragazzi partecipanti, che hanno ricevuto in dono un dizionario sul dialetto triestino, altra ricchezza linguistica da non dimenticare. Tutti gli articoli scritti dai giovani giornalisti in erba saranno visionabili sul sito web www.ilpiccolo.it.
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