Scritte blasfeme e simboli satanici sul Bambin Gesù del presepio

AIELLO. E’ stato deturpato, coperto di scritte blasfeme e simboli satanici e poi gettato in mezzo all’erba. Se la sono presa con Gesù Bambino. Gli hanno tolto un occhio, hanno bucato la pancia, la schiena e la testa. Sul petto, con una penna rossa, è stata scritta una bestemmia e sulla testa è stato disegnato un pentacolo (la stella a cinque punte inscritta in un cerchio, tradizionale simbolo dei satanisti). Sulla schiena, invece, c’era la scritta “satan” in stampatello. C’è rabbia e incredulità, ad Aiello del Friuli, dove alcuni vandali hanno preso di mira il presepe, una piccola opera d’arte, allestito dal circolo culturale Navarca, ormai da sette anni, in piazza donatori di sangue, meglio conosciuta come “arena”.
Ad accorgersi dell’atto vandalico ai danni di Gesù Bambino, venerdì mattina, è stato Aurelio Pantanali, presidente del Circolo Navarca. «Eravamo andati sul posto per smontare il presepe – racconta, comprensibilmente amareggiato -. A un certo punto ci siamo accorti che Gesù Bambino era stato deturpato. Una bruttissima sorpresa. Hanno disegnato con una penna rossa un simbolo del satanismo e hanno scritto una bestemmia. Sulla schiena abbiamo trovato la scritta “satan”. Dev’essere accaduto tra il 31 dicembre e il 3 gennaio. Lunedì, dopo la nevicata, ero andato sul posto per scattare alcune fotografie e non ho trovato il Bambin Gesù. Probabilmente lo avevano già preso e gettato nell’erba. Lunedì sera, qualcuno di passaggio evidentemente l’ha trovato e rimesso nella culla, avvolto nella copertina. Ci siamo accorti del vandalismo soltanto venerdì mattina».
Il fatto non è stato denunciato ai carabinieri. «E’ chiaro che si tratta di una ragazzata, che tuttavia infastidisce – si sfoga Pantanali -. Gesù Bambino, ormai da diversi anni, viene portato nella culla, la sera di Natale, da una bimba di Aiello, ben protetto da una copertina. Credo che la bambina, quando lo saprà, ci resterà molto male. Spiace che in paese succedano questi episodi offensivi nei confronti del simbolo della Natività».
Il sindaco, Roberto Festa, stigmatizza l’accaduto. «Sono davvero molto arrabbiato – dichiara senza mezzi termini -. Alcuni individui hanno un intelletto limitato. Purtroppo questi episodi continuano a ripetersi. E’ una mancanza di educazione e di rispetto nei confronti di tutta la comunità. Certi genitori, purtroppo, non sanno che cosa fanno i loro figli oppure, fatto ancora più grave, ne sono consapevoli ma evitano di prendere provvedimenti perché sarebbe come ammettere la loro sconfitta come genitori».
Lo scorso anno, si era verificato un fatto analogo anche a Ruda. I vandali avevano decapitato la statua in resina di Gesù Bambino. La testa era stata sostituita con un addobbo dell’albero di Natale, una palla di colore giallo oro.
Elisa Michellut
Riproduzione riservata © Il Piccolo