Scoppia il “caso” Panontin «Il Jovet brucia, lui in ferie»

Nel mirino di Pdl e M5S davanti alla gestione dell’emergenza incendi in Alto Friuli Replica dell’assessore: «Assente solo un giorno, polemiche gratuite e infondate»
Di Roberto Urizio

TRIESTE. Mentre l'emegenza incendio su monte Jovet continua, divampa anche la polemica politica. Da una parte le forti perplessità di centrodestra e M5S sulla gestione dell'emergenza da parte dell'amministrazione regionale, dall'altra le critiche all'assessore Paolo Panontin, reo, dicono dall'opposizione, di essersi preso una pausa in Sardegna proprio in questo momento. Panontin però spedisce al mittente ogni critica. «Ero sul Montasio giovedì e venerdì e ci sarò di nuovo domani (oggi, ndr) e sono stato tutta la settimana sui luoghi dell'incendio. Oggi (ieri, ndr) sono stato impegnato ma ero in costante contatto con il direttore Berlasso per concordare il da farsi. Questa è una polemica gratuita, montata ad arte e infondata».

Restano tuttavia le critiche alla gestione dell'emergenza. Riccardi non si ferma qui e, pur invitando a «essere prudenti sulle riflessioni» da fare rispetto a un'emergenza che va avanti da quasi un mese, fa notare che proprio i tempi così lunghi «fanno pensare che qualcosa non abbia funzionato a dovere». Dubbi che porteranno l’ex assessore a chiedere una riunione della Commissione consiliare competente per farsi spiegare da Panontin «i problemi relativi alla limitazione di strumenti a disposizione» ma anche, relativamente al decreto sulle emergenze approvato dal Governo, «il completo accentramento dei poteri in capo allo Stato limitando forza e autonomia alle Protezioni Civili regionali che pure, soprattutto in Fvg – sottolinea l’ex assessore Riccardo Riccardi – hanno ottenuto ottimi risultati. Sarebbe un fatto grave e sorprende che nessuno abbia aperto bocca».

Accuse respinte con forza dalla stessa governatrice Debora Serracchiani, che oggi (ne riferiamo a fianco) effettuerà un nuovo sopralluogo. «Deve essere chiaro che nel far fronte al fuoco non ci sono stati indugi né riserve - sottolinea Serracchiani -, ma che un insieme di fattori rende questa situazione particolarmente difficile. Uomini e mezzi, inclusi quelli chiesti alla Protezione civile nazionale, sono stati subito messi a disposizione senza risparmio».

Ma la gestione dell'incendio in Alto Friuli non convince nemmeno i Cinquestelle, pronti a “sparare” ad alzo zero. «Mentre l'enorme incendio in Val Raccolana ha già devastato mille ettari di bosco, almeno un’ottantina di volontari della Protezione civile del Fvg e vari mezzi di soccorso sono partiti per la Puglia - denuncia il consigliere regionale Cristian Sergo -. Il motivo? Attività di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. Sembra una barzelletta ma non lo è: come se nulla fosse, almeno 84 volontari nelle ultime settimane hanno raggiunto il sud Italia. Ogni 7 giorni un gruppo di 14 volontari è partito infatti per partecipare a un corso di perfezionamento».

Duro l’affondo anche della deputata Pdl Sandra Savino, che si chiede «per quale motivo non è stato chiesto fin da subito da parte della Regione un supporto alla Protezione Civile nazionale con altri Canadair. Questo in virtù della presenza settimanale in sede romana della presidente Serracchiani, la quale avrebbe potuto sensibilizzare adeguatamente il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli sul disastro ambientale».

Replica all'onorevole triestina la deputata del Pd, Isabella De Monte: «Non basta la sciagura di avere i nostri monti aggrediti dalle fiamme: dobbiamo anche guardarvi volare sopra gli avvoltoi. Sono sconvolta dalla spregiudicatezza e insensibilità di questa parlamentare – prosegue De Monte – che di fronte a una disgrazia così terribile sa solo esibirsi in bugie, provocazioni e propaganda. Il prefetto Gabrielli è stato interpellato tempestivamente dalla presidente Serracchiani, che continua a essere in contatto con lui, tant’è che i mezzi aerei sono stati dislocati con prontezza e adeguatamente». Sulla vicenda interviene, infine, anche il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo, che chiede più mezzi per la Protezione Civile: «Se si pensa che con il costo di un solo F35 si possono acquistare ben 8 Canadair, viene spontaneo pensare che spendere miliardi per acquistate F35 ,anziché mezzi antincendio, sia chiaramente sbagliato».

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