Scoperto vicino a via Dobbia un insediamento abusivo

In un campo di 57 metri quadrati ci sono una tettoia, una roulotte e una struttura di tubi Innocenti. Il proprietario ora ha tre mesi per procedere alla demolizione
Bonaventura Monfalcone-05.06.2019 Via Dobbia-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-05.06.2019 Via Dobbia-Staranzano-foto di Katia Bonaventura



Tre baracche in lamiera ondulata di varie dimensioni, una tettoia con struttura in tubi Innocenti e una roulotte. Il tutto per una superficie di quasi 57 metri quadrati. Opere abusive che dovranno essere demolite entro 90 giorni dal proprietario, pena l’esecuzione d’ufficio da parte dell’amministrazione comunale. Le baracche, la tettoia e la roulotte si trovano, a Ronchi dei Legionari, in un terreno, lungo via Dobbia, che costeggia la linea ferroviaria Trieste-Venezia e sono state realizzate senza la regolare autorizzazione. L’indagine è partita da una segnalazione della locale stazione dei carabinieri che, per competenza, ha attivato la polizia locale, le cui agenti hanno svolto un accurato sopralluogo assieme al personale del servizio edilizia privata e del servizio problematiche ambientali. Non esisteva alcuna autorizzazione su un terreno di complessivi 1630 metri quadrati e, per lo più, le opere erano state realizzate a meno di 30 metri dalla ferrovia, costituendo, quindi, pericolo per la circolazione dei treni. I manufatti, poi, sono stati realizzati in difformità al piano regolatore. All’ordinanza di demolizione si è arrivati dopo che i competenti servizi comunali avevano inviato al proprietario una richiesta di spiegazioni. Alla stessa, però, non era arrivato alcun cenno di risposta. Da qui il drastico provvedimento, da attuarsi nell’arco di tre mesi, con il ripristino dello stato dei luoghi. Il tutto sotto il diretto controllo della polizia locale che dovrà provvedere al costante monitoraggio prima di procedere, in caso di mancata attuazione, alla demolizione d’ufficio di baracche, tettoia e roulotte.

Dunque si fa dura la lotta agli abusi edilizi che, a Ronchi, va detto, spesso sono proprio piccoli ripostigli, garage o strutture per il deposito di attrezzi o materiali di vario genere. Che, comunque, vanno rasi al suolo. Proprio com’è successo alla Casette, dove l’Ater di Gorizia, di concerto con l’amministrazione comunale, ha provveduto, alcuni anni fa, a togliere di mezzo, dai tanti alloggi ormai murati, tutte quelle pertinenze che erano state costruite abusivamente nel corso del tempo. Lo scorso anno sempre la polizia locale, assieme ai servizi di edilizia ed ambiente, avevano provveduto a diffidare, sempre in via Dobbia, i proprietari di un’abitazione che avevano trasformato il loro garage in una cucina. Ma sempre senza alcuna autorizzazione. Ed era stato anche scoperto che i fornelli a gas erano dotati di collegamento, tramite tubo in gomma ad un regolatore per bombola a gas, bombola non presente in quel momento. Le agenti ed il personale comunale avevano poi verificato che il frigorifero ed altri apparecchi elettrici utilizzati nella cucina erano stati collegati ad una multipresa ed il relativo filo era fissato in maniera provvisoria lungo la parete, fino alla presa di corrente più vicina. —





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