Scoperti affreschi sui soffitti della Provincia

Pregevoli decori sui soffitti del Palazzo della Provincia che si appresta a mostrarsi in tutto il suo splendore dopo il lungo intervento di restauro. E' la gradita sorpresa che gli operai impegnati nel cantiere per il rinnovamento della sede di corso Italia si sono trovati di fronte durante i lavori, e che è stata mostrata in anteprima ieri mattina dall'assessore provinciale Donatella Gironcoli e dall'architetto Giuseppe Cristinelli, capo del progetto. Dell'esistenza di fregi e decorazioni sulle pareti interne e sui soffitti del Palazzo della Provincia si sapeva da tempo, visto che qualche anno fa eliminando gli intonaci erano emersi i primi frammenti delle decorazioni. Che ora, però, sono state riportate ai fasti di un tempo.
«Si tratta di pitture murali a secco – spiega Cristinelli -, in parte realizzate con degli stampi e in parte a mano. Non sono opere straordinarie, ma sono ugualmente pregevoli decorazioni, che è stato bello poter valorizzare per farle vedere a tutti». I decori sono stati recuperati grazie all'intervento dei restauratori della ditta Lithos. Certo, si è fatto quel che si è potuto con le risorse a disposizione all'interno del quadro economico complessivo previsto per il recupero dell'edificio: con circa 35-40mila euro è stato possibile restaurare solo i soffitti di un atrio e di una delle sale al primo piano, ma fregi analoghi coprono praticamente tutti i soffitti dello stabile. Questo perché in origine il Palazzo dei Tre Portoni (nome con il quale è conosciuto l'edificio che ospita la Provincia) era uno stabilimento turistico, una “residenza climatica”.
Diviso in tre blocchi distinti, l'edificio ospitava 21 eleganti appartamenti per i villeggianti, che potevano godere di ambienti decorati. In uno dei locali abitò a lungo anche il dottor Franco Basaglia. Poi con il passare degli anni e dei decenni gli spazi assunsero altre funzioni, fino a quelle istituzionali, e l'estetica del Palazzo ne risentì inevitabilmente, diventando austera. Oggi il restauro dei decori nelle due sale è quasi ultimato, si tratta solamente di rifinire i dettagli e trovare il colore adatto per le cornici. In dirittura d'arrivo, del resto, sono più in generale tutti i lavori di restauro. Ultimato il recupero dell'ultimo piano e del sottotetto, entro maggio sarà pronto il piano terra, dove verranno spostati gli uffici Fauna e Flora selvatica attualmente dislocati in via Rossini, in spazi per i quali è già stato disdetto l'affitto. Poi, nel corso dell'estate, sarà la volta del trasloco di tutti gli altri settori negli altri piani del palazzo. Interessante il fatto che tra gli spazi recuperati c'è anche la cantina, in passato caduta in disuso, caratterizzata da pregevoli soffitti con volta a botte, in pietra, e che ora potrà essere destinata probabilmente a magazzino. Il restauro – per il quale nel complesso sono stati investiti oltre cinque milioni di euro – è stato fortemente rispettoso dell'esistente.
Marco Bisiach
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