Scoperta una centrale dello spaccio a Opicina

Fermato un pusher: aveva nascosto l’eroina nelle mutande. In casa del suo “grossista” droga e 20 mila euro in contanti

TRIESTE Un’altra spallata allo spaccio di droga. La Polizia locale ha arrestato due pusher: un quarantanovenne triestino, scoperto con svariate dosi di eroina e di marijuana nascoste in casa assieme a 20 mila euro in contanti, e un trentunenne monfalconese. Quest’ultimo è stato pizzicato in strada. Teneva l’eroina nelle mutande.

È fermando lui per un controllo che gli agenti sono risaliti all’altro, il “grossista”.

Tutto è cominciato a Opicina nel tardo pomeriggio di lunedì scorso. Gli agenti del Nucleo di Polizia giudiziaria sono in zona, probabilmente su segnalazione.

In via di Prosecco la pattuglia nota qualcosa di strano: un giovane che esce da un’abitazione unifamiliare di via degli Alpini. Cammina svelto guardandosi attorno con fare sospetto. Lo fa di continuo.

Gli investigatori fermano l’individuo. Gli chiedono i documenti: è di Monfalcone, ha 31 anni (P.D. le sue iniziali). In un primo momento sembra pulito. Ma è troppo nervoso. A quel punto gli agenti contattano la centrale per verificare la Banca dati interforze. La risposta non tarda: il giovane ha precedenti alle spalle.

Parte l’attività investigativa. Il sospettato viene portato nella caserma San Sebastiano di via Revoltella per ulteriori accertamenti. Gli agenti lo perquisiscono. Sorpresa: negli slip spuntano due involucri di nylon con dentro più di 30 grammi di eroina e alcune dosi di marijuana. Roba che con ogni probabilità sarebbe finita in altre mani ancora.

La Polizia locale avvisa il pm di turno, Massimo De Bortoli, che dispone di procedere anche nei confronti di chi aveva fornito lo stupefacente al trentunenne. L’ipotesi è che abbia preso la droga proprio nella residenza di via degli Alpini, quella da cui il giovane era uscito poco prima.

Scatta il blitz. Alle nove di sera una squadra di agenti del Nucleo di Polizia giudiziaria si presenta nell’abitazione. In quella casa risiede il triestino di 49 anni. La pattuglia perquisisce lui, che tenta di eludere il controllo sviando l’attenzione degli investigatori, e l’alloggio.

Gli agenti non ci mettono molto a trovare conferma di quanto immaginavano fin dall’inizio: ecco quasi 300 grammi di eroina e 200 grammi di marijuana, oltre a materiale necessario per il confezionamento delle dosi.

Non solo. In alcuni cassetti vengono rinvenuti oltre 20 mila euro in tagli da 5, 10, 20, 50 e 100 euro. I soldi, non c’è dubbio, provengono dall’attività di spaccio del quarantanovenne. E tutto quello stupefacente non è di certo per “uso personale”: in quell’abitazione si preparavano le dosi da smerciare ai pusher. Le prove, insomma, non mancano. L’arresto è inevitabile per entrambi. I due adesso sono in cella al Coroneo. —


 

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