Scooter in doppia fila e sui marciapiedi a Trieste, per le due ruote ora è caccia al parcheggio
TRIESTE. Il problema è cronico. E va avanti ormai da anni, in costante peggioramento secondo i centauri. La carenza di spazi per scooter in città viene nuovamente segnalata da chi ogni mattina si trova a dover fare i conti con giri infiniti prima di trovare uno stallo libero. E le difficoltà, negli ultimi mesi, si vanno diffondendo anche nella prima periferia.
Nel centro cittadino intanto, per la prima volta, spuntano i motorini in sosta in doppia fila. Accade spesso in Corso Italia, come in via Valdirivo e in via Milano. In via San Lazzaro i passi carrabili vengono puntualmente bloccati, situazione simile in via San Francesco. In via Pietà vengono lasciati a decine sul marciapiede, diventato ormai un parcheggio abusivo. Stesso scenario ogni giorno anche su un tratto di via del Teatro Romano e alcuni punti di via Carducci. Per chi, dopo lunghi tragitti, non trova un posto libero, una “valvola di sfogo” è l’area davanti al teatro Miela, una giungla con mezzi che sconfinano ogni giorno sui tratti riservati ai pedoni o direttamente sulla carreggiata. Per questa zona, senza precisi stalli disegnati, la quarta circoscrizione ha chiesto pochi giorni fa una riqualificazione, con la proposta di togliere proprio la possibilità ai motorini di “accalcarsi” in quel punto. Resta sempre fruibile, per altro, a poche decine di metri, il nuovo park per scooter vicino al molo IV che, inspiegabilmente, continua a restare vuoto.
Un altro sito riempito oltre la capienza possibile è via San Lazzaro dove, anche in questo caso, i mezzi finiscono sul marciapiede, sulle aree perdonali e sui divieti, lasciati anche in mezzo alla strada o sulle strisce, mentre in piazza Tommaseo, dietro alla Camera di Commercio, occupano molto spesso anche gli stalli riservati alle biciclette o sconfinano sul tratto di marciapiede verso piazza Verdi. Una delle strade più congestionate poi è Corso Italia, su largo Riborgo la sosta selvaggia è prassi, mentre qualche metro più in su si notano spesso i mezzi in seconda fila, all’altezza di via Dante, come nell’ultimo tratto, prima di piazza Goldoni, senza dimenticare l’affollatissima piazza Benco. Situazioni critiche vengono segnalate anche in via Diaz e Cadorna e un po’ in tutto il borgo Teresiano. Mezzi che finiscono pure sulle fermate dei bus.
Sull’argomento Michele Pianigiani, del club “Trieste in lambretta”, riporta i malumori di molte persone che abitualmente si muovono con le due ruote, «il numero di spazi a disposizione in città è davvero molto basso, alcuni pensano sia necessario aggiungerne almeno un terzo in più rispetto a quelli presenti». Inoltre, aggiunge, «il problema si sta allargando anche ad altre zone, nella prima periferia, dove sta diventando difficile, se non impossibile, trovare un posto regolare, penso a San Giacomo o Valmaura. E visto che riuscire nell’impresa di reperire un parcheggio per l’auto nel centro è ancora più complicato, molti pensano di acquistare uno scooter. I centauri sono in crescita, e i problemi attuali quindi, a mio parere, sono destinati ad aumentare ancora». Secondo Mario Cesanelli, del Vespa Club Trieste, «sta diventando più facile lasciate l’auto nel centro città, rispetto allo scooter, perché almeno in quel caso la rotazione è garantita per la presenza di soste a pagamento. C’è da dire però che, per la conformazione di Trieste, mancano anche gli spazi adeguati da adibire a stalli per motorini. Un cambio di rotta si rivela arduo. Quelli esistenti comunque, ormai sono totalmente insufficienti, a fronte di un numero molto elevato di due ruote circolanti». Anche per Cesanelli il problema va oltre il cuore della città, «anche in altre zone mancano le aree di sosta dedicate, penso a Valmaura e a diversi rioni». Nell’immediato non sono previste nuove aree ad hoc, ma l’assessore comunale alle Politiche del Territorio Sandra Savino assicura che «ascoltiamo le esigenze espresse dai proprietari di scooter e moto, e valuteremo se sarà possibile agire in qualche modo, ricordando ancora una volta che l’ampio parcheggio vicino al Molo IV è a pochi metri dal centro. E ha sempre gli stalli liberi».
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