Scontro sui soldi Unesco persi Raugna insiste: «Faremo noi»
GRADO
Il Comune di Grado non ha speso i ventimila euro del finanziamento regionale stanziato per realizzare l’indagine preliminare per la candidatura Unesco di Grado e la Regione ha deciso di abrogarlo. La motivazione viene, dunque, confermata tanto che ora la Regione ha deciso di appoggiare la candidatura e spostare i soldi sul Collio/Brda.
Ma il sindaco Dario Raugna non si arrende: «Andremo comunque avanti per la nostra strada, affideremo in ogni caso ad un professionista la progettazione preliminare, impegnando nostri fondi di bilancio».
Per la Regione è stato il consigliere della Lega, Diego Bernardis, a intervenire. Ha precisato che la decisione di abrogare il contributo a favore di Grado è stata presa nel corso dell’ultima seduta della quinta commissione (presidente è lo stesso Bernardis) dopo che l’assessore alla Cultura Tiziana Gibelli aveva presentato la sua parte di provvedimento da inserire nel disegno di legge numero 23, ovvero fra le «disposizioni finanziarie intersettoriali».
«Nessun attacco nei confronti della cittadina e della comunità gradese – ha quindi sottolineato il consigliere regionale Bernardis –, a cui va tutta la mia stima e affetto, oltreché la mia attenzione e disponibilità. Si tratta semplicemente di un prendere atto che lo stanziamento già effettuato, nonostante i buoni propositi, non è stato speso per lo scopo previsto».
Bernardis ha inoltre spiegato che il percorso di candidatura a sito Unesco prevede un iter lungo e complesso, il quale presuppone anche la predisposizione di un dossier tecnico-scientifico a supporto, e per quanto riguarda la candidatura del Collio/Brda questo tipo di documentazione è già stata prodotta grazie al lavoro svolto nel corso degli ultimi quattro anni. «Mentre – ha precisato il consigliere regionale – per la splendida realtà turistica di Grado tutto ciò non è stato ancora eseguito».
La Regione ha peraltro indicato e suggerito a Grado una diversa strada da intraprendere.
Bernardis ha confermato, infatti, che per l’Isola del sole sarebbe molto più appropriato intraprendere un percorso di riconoscimento a patrimonio Unesco attraverso l’estensione del sito già riconosciuto di Aquileia.
«In questo modo - ha concluso Bernardis – ci sarebbero maggiori garanzie di successo che, diversamente, verrebbero meno».
Il sindaco Raugna, da parte sua, ha osservato che Grado possiede un ambiente ricco di peculiarità e in particolare sotto l’aspetto storico e naturalistico di tutto livello. Un’affermazione che in linea di massima porta così alla decisione di continuare sulla strada che è stata deliberata dalla massima assise cittadina.—
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