Scontro auto-moto, centauro di 64 anni ricoverato a Cattinara

Si è verificato tra strada della Rosandra e via Puglie di Domio. Le sue condizioni sono apparse subito problematiche, perché aveva la gamba destra incastrata fra la sua moto e la vettura. Sull’asfalto ben presto si è disegnata una chiazza di sangue, ma l’immediato intervento dei sanitari del 118 ha evitato conseguenze peggiori
Foto Bruni
Foto Bruni

TRIESTE. Grave incidente poco prima delle 18 di oggi, giovedì 27 agosto, all’incrocio fra Strada della Rosandra e via Puglie di Domio, un motociclista 64enne di Trieste, L.J. le sue iniziali. Mentre stava procedendo in direzione di Domio, percorrendo Strada della Rosandra, il centauro si è trovato la strada sbarrata da una Fiat Panda, condotta da una giovane donna, che non aveva rispettato lo stop finendo così al centro della carreggiata. Cercando probabilmente di frenare, L.J. è scivolato, andando a sbattere contro la Panda.

Le sue condizioni sono apparse subito problematiche, perché il 64enne aveva la gamba destra incastrata fra la sua moto e la vettura. Sull’asfalto ben presto si è disegnata una chiazza di sangue, ma l’immediato intervento dei sanitari del 118, che hanno prontamente soccorso il centauro, ha evitato conseguenze peggiori.

Dalle prime informazioni raccolte in serata L.J. , ricoverato a Cattinara, ha riportato delle fratture e diverse ferite lacerocontuse. Sotto choc la conducente della Panda, rimasta sul posto per fornire la sua spiegazione della dinamica dell’incidente agli agenti della Polizia locale, che hanno effettuato i rilievi del caso.

Sul luogo è subito accorsa la figlia di L.J., preoccupata per le condizioni del padre, «un tranquillo pensionato – ha detto la ragazza, mentre osservava la Yamaha del padre gravemente danneggiata nell’urto – con la passione per la moto». Attorno al punto in cui si è verificato lo scontro si sono radunati molti residenti della zona, alcuni dei quali hanno ricordato le numerose proteste per denunciare la pericolosità dell’incrocio. «Si tratta di una doppio incrocio in realtà – hanno spiegato – che induce facilmente all’errore chi guida».


 

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