Scomparso da Mossa 9 mesi fa: trovato morto in Slovenia

Claudio Bassani era sparito dallo scorso novembre dall’abitazione di Mossa. Il suo corpo ritrovato nelle acque del torrente Corno

MOSSA Era scomparso da casa il 22 novembre scorso. Allarmando la famiglia e tutti coloro che lo conoscevano e lo apprezzavano. Nessuna telefonata, nessun segno di vita, nessun avvistamento, il coinvolgimento della nota trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” che non aveva dato frutti nonostante le speranze e alcune segnalazioni rivelatesi poi infondate. C’era stata, insomma, una piccola mobilitazione per ritrovarlo. Ma senza fortuna. I mesi erano passati e, con essi, la speranza di ritrovarlo vivo e vegeto, chissà in quale città.



Lo sviluppo odierno, purtroppo, è negativo. Perché, nei giorni scorsi, la Polizia slovena (dopo essere stata allertata da un gruppo di operai che lavorava lì vicino) ha trovato il corpo senza vita di un uomo nei boschi retrostanti il “QLandia”, il centro commerciale di Nova Gorica. Galleggiava nelle acque del torrente Corno, nel tratto sloveno del fiumiciattolo che “sconfina” in Italia.

Impossibile il riconoscimento. Perché il cadavere era in avanzato stato di decomposizione. Era il 7 agosto scorso. Il corpo è stato, quindi, portato in una clinica specializzata di Lubiana dove i medici hanno potuto effettuare tutti gli approfondimenti necessari.

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Ieri, il responso. Quel corpo appartiene a Claudio Bassani, goriziano, 62 anni. La Polizia slovena ha diramato un breve comunicato in cui si evidenzia «l’estrema difficoltà» nel fissare una data, o quantomeno un periodo, in cui si potrebbe essere verificato il decesso. Si parla di «parecchi mesi fa». Probabilmente, Bassani è morto pochi giorni dopo la sua scomparsa da casa. Conferme arrivano anche dal sindaco di Mossa, Emanuela Russian, informata dei fatti.

C’è anche un altro elemento importante nella comunicazione della Polizia: sui resti, non sono stati trovati segni di violenza. Pertanto, i casi sono due: si è trattato di un incidente (è scivolato, magari a causa di una disattenzione) o è stato un atto deliberato, un suicidio. Ovviamente, la risposta definitiva non ci sarà mai, anche perché non sarebbero stati trovati messaggi o avvisi che lasciassero intravvedere la volontà di dare vita a un tragico gesto.

L’uomo, 62 anni, originario di Gorizia ma residente in via Ferraro a Mossa, era stato visto l’ultima volta nella mattinata del 22 novembre scorso a Gorizia. La sorella Giulia aveva ricordato che per lui era «un brutto momento», ma che non era pericoloso. A renderle ancora più angosciante l’attesa c’era il fatto che il fratello non aveva con sé le sue medicine. Alto 176 centimetri, Bassani era molto magro, portava occhiali tondi in metallo dorato, aveva capelli grigi e barba incolta. «Il suo aspetto sarà sicuramente trasandato. Ultimamente è abbastanza trascurato», disse la sorella.

Bassani era solito girare a piedi o con gli autobus e frequentava soprattutto il bar “Lo scalino” e il bar della stazione ferroviaria di Gorizia. Quel giorno la sua presenza era stata segnalata a Lucinico, ma non c’erano state conferme e, in ogni caso, secondo la sorella nel corso della prima settimana, non era mai passato da casa. —


 

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