Sciopero dei servizi segreti in Slovenia
LUBIANA. Di scioperi ne abbiamo visti tanti: medici, per restare sull’attualità, trasporti, scuola, e così via. Ma mai abbiamo sentito di uno sciopero degli 007. È quanto invece sta accadendo in Slovenia dove gli agenti segreti della Sova (polizia) hanno incrociato le braccia e riposto la pistola nel cassetto. La rivendicazione? Vogliono un aumento di stipendio.
Una protesta che, almeno per ora, non vede sbocchi o confronti tra le parti. Il premier Miro Cerar, infatti, nell’ultima riunione del governo ha affermato che non vede problemi relativamente a questo sciopero. E la rabbia delle spie si accresce, anche perché i loro colleghi militari (ovs) si sono visti quest’anno aumentare gli stipendi del 100 per cento.
L’agenzia degli 007 (Sova) ha predisposto un documento in cui si chiede l’aumento degli stipendi (la concessione di un salto di due livelli in più), d’accordo anche con i sindacati (eh sì, anche le spie hanno i sindacati) ma a bocciare la proposta è stato lo stesso direttore dell’agenzia, Zoran Klemenčič il quale ha sottoscritto un solo aumento di livello per i suoi uomini, decisione che è stata successivamente confermata anche dall’esecutivo.
Ma gli 007 non ci stanno e, dunque, incrociano le braccia, accusando però il loro capo di strani movimenti. Fonti dello spionaggio civile sloveno interpellate dal quotidiano lubianese Dnevnik, denunciano, infatti, a fronte di un non accoglimento dell’aumento degli stipendi come chiesto dai sindacati nei garage della Sova è apparsa ultimamente una nuova fiammante Bmw serie 5 del valore di 60mila euro.
L’agenzia, alle richieste di chiarimenti ha risposto che tutti i dati relativi agli automezzi e alle attrezzature in carica agli 007 sono segreti. Ma qualcuno degli agenti ha spifferato ai media che “ufficialmente” la Bmw sarebbe stata acquistata per il trasporto dei capi dei servizi segreti esteri che giungono in Slovenia solitamente a bordo di elicotteri. Un altra fonte conferma che il direttore Klemenčič continua a giungere alle riunioni del governo con una vecchia Audi A6, anche perché in questo momento di tensione sarebbe “politically scorrect” presentarsi a bordo della nuova fiammante Bmw. Visto che, sostiene un altra talpa sentita dal Dnevnik, nessun capo dei servizi segreti stranieri ha mai aperto la porta dell’ufficio di Klemenčič.
Insomma quella Bmw “puzza” e gli 007 sloveni vedono il suo acquisto come una beffa. E lo sciopero continua.
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