Scienze della vita, è record di dottorandi di tutto l’ateneo

Raggiungono il 25% dei 1500 iscritti. Il rapporto medio è di un docente per  seguire dieci studenti. Il direttore Giannino del Sal: «Stiamo al passo con i tempi»

Un rapporto tra docenti e studenti ottimale e la possibilità di collaborazioni e tirocini negli enti scientifici del territorio. Sono questi i principali punti di forza del Dipartimento di Scienze della Vita (DSV), che ai suoi circa 1500 tra studenti e dottorandi, di cui circa il 60% di sesso femminile, offre un bouquet di corsi di studio che spaziano dalle triennali ai dottorati di ricerca, con una Scuola di specializzazione in Neuropsicologia unica in Regione. L’offerta didattica si sviluppa su tre principali percorsi formativi - biomedicina, biologia ambientale e psicologia - e propone tre triennali a numero programmato (Scienze e Tecnologie biologiche, Scienze e Tecnologie per l'Ambiente e la Natura, Scienze e Tecniche psicologiche) e cinque magistrali (Biotecnologie Mediche, Genomica funzionale, Neuroscienze, Ecologia dei cambiamenti globali, Psicologia).

Per le triennali in Scienze e Tecnologie biologiche e in Scienze e Tecniche psicologiche la richiesta è tre volte superiore ai posti a disposizione, mentre le magistrali hanno assistito in questi anni a un pronunciato aumento degli iscritti, cresciuti del 48% rispetto al 2012, con molti studenti provenienti da fuori regione. A quest’offerta si sommano tre dottorati di ricerca, in Biomedicina molecolare, Ambiente e Vita e Neuroscienze e scienze cognitive, che rendono il DSV il Dipartimento con il maggior numero di dottorandi di tutto l’Ateneo, pari al 25% del totale. Negli ultimi anni ci si è dedicati a migliorare e innovare l'offerta formativa di tutti i corsi di studio del Dipartimento: «Sono stati rivisti i curricula delle lauree magistrali in Biotecnologie mediche e Psicologia e la laurea magistrale in Biologia ambientale è stata aggiornata e trasformata in Ecologia dei cambiamenti globali - evidenzia il direttore del Dipartimento Giannino del Sal -. Per stare al passo con i tempi e in un’ottica di internazionalizzazione la laurea magistrale in Neuroscienze è internazionale e svolta interamente in lingua inglese e quella in Genomica funzionale offre la possibilità di conseguire doppi diplomi con le importanti università francesi di Parigi e Rennes».

Il numero programmato per le triennali, necessario per offrire una didattica arricchita da numerose esperienze di laboratorio, garantisce anche un rapporto medio di 10 studenti per docente nel caso delle lauree triennali e di 3-4 per quelle magistrali. «Credo sia il punto di forza del corso, perché i nostri docenti sono preparati e ben inseriti nel mondo della ricerca: ci offrono una visione su ciò che potremmo fare una volta conclusi gli studi e sono attenti anche a ciò che accade al di là delle mura universitarie - racconta Giovanni Schiesaro, che al terzo anno di Scienze e Tecnologie biologiche è anche rappresentante degli studenti -. Proprio il mese scorso abbiamo presentato un appello all’Ordine dei biologi, che ha organizzato un convegno per il suo cinquantenario invitando relatori le cui pericolose posizioni contro i vaccini sono state apertamente confutate dalla comunità scientifica: la petizione è stata firmata da molti studenti e docenti del DSV». L’internazionalizzazione e l’inserimento in un sistema di ricerca più vasto è un altro importante fattore attrattivo del DSV: «Dopo la triennale in Scienze e Tecnologie biologiche ho deciso di rimanere a Trieste ed iscrivermi a Genomica funzionale con il progetto di doppio diploma con l’Università di Parigi 7 - racconta Sven Turkalj, studente di Fiume -. Per chi come me sogna un futuro da ricercatore è indispensabile inserirsi in un ambiente internazionale e a Trieste lo si può fare già nel corso della triennale con un tirocinio mirato: io l’ho svolto all’Icgeb e mi ha motivato moltissimo nel proseguire sulla strada della ricerca». Per i laureati del Dipartimento è anche possibile anche cercare impiego in ambito industriale: secondo l’ultima analisi del 2017 il tasso di occupazione dei laureati magistrali del DSV è pari al 61% a un anno e raggiunge l'86% a tre anni dalla laurea.

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