Scienza all’ex Pescheria Soldi dal Fondo Trieste

Al Comune per il Centro interattivo i 530mila euro tolti a Globo e Sailing People E nell’edificio già destinato a Era si ipotizza la nuova sede del Museo del mare
Lasorte Trieste 17/03/10 - Via Veronese, Scuola L. Da Vinci
Lasorte Trieste 17/03/10 - Via Veronese, Scuola L. Da Vinci

di Giuseppe Palladini

Metà (o quasi) della cifra necessaria a trasformare l’ex Pescheria in museo interattivo della scienza. Si tratta di 530mila euro che ieri la commissione del Fondo Trieste ha deliberato di assegnare al Comune, per la realizzazione del Trieste Science Centre che il sindaco Cosolini ha in programma di creare nel Salone degli Incanti, il cui costo è stimato fra un milione e un milione e mezzo.

Il parere favorevole, di massima, la commissione del Fondo lo aveva già dato un mese fa, riservandosi quello definitivo una volta che il sindaco avesse fornito una serie di elementi sul progetto. Cosa avvenuta appunto ieri, alla quale ha fatto seguito l’approvazione finale.

Fra i dettagli che il primo cittadino ha prodotto alla commissione, anche il periodo previsto per la gara d’appalto relativa al lavori di adeguamento, gara che verrà bandita entro la prima metà del prossimo anno. Ma prima si deve arrivare alla definizione del progetto. «Stiamo lavorando - spiega Cosolini - per varare il concorso di idee entro gennaio, ed entro la primavera contiamo di scegliere il progetto migliore. La gara d’appalto per i lavori - conferma - dovrebbe partire in estate».

Per intanto il progetto ha un nome ufficiale, quello con cui è stato presentato alla commissione del Fondo Trieste: “Esposizione della scienza”. Un complesso che, secondo quanto già esposto dal sindaco, dovrebbe articolarsi in tre nuclei: un museo interattivo, uno spazio per eventi temporanei (in cui presentare anche i risultati applicativi delle ricerche condotte a Trieste), e un altro spazio da strutturare secondo una logica di piazza, in cui studiare, leggere e collegarsi a Internet.

«La città - osserva Cosolini - ha bisogno di un luogo destinato alla cultura scientifica, ma c’è anche l’esigenza di dare una “mission” al contenitore dell’ex Pescheria, che è un luogo difficile per collocarvi mostre d’arte». Ma ci sono anche altre ragioni che hanno spinto l’amministrazione a richiedere il finanziamento al Fondo Trieste per realizzare l’Esposizione della scienza, valutazioni rientranti in una strategia generale che prevede sulle Rive una vasta area di “concentrazione museale”. E questa strategia include, nel piano per l’ex edificio delle Ferrovie (a suo tempo destinato al progetto Era), la possibilità di realizzarvi il nuovo Museo del mare, «che richiede spazi più vasti - si legge nella scheda allegata alla delibera del Fondo Trieste - anche per “sdoganare” la collezione del Lloyd».

Tornando al finanziamento deliberato dal Fondo Trieste, questi 530mila euro si sono resi disponibili in seguito alle revoche, lo scorso giugno, dei contributi che il Fondo aveva assegnato all’associazione Globo (per il progetto Era nell’ex edificio delle Ferrovie a Campo Marzio) e all’associazione “Sailing people”, per lavori di recupero della Diga Vecchia. Il Fondo ha recuperato dalla prima 485mila euro, e altri 45 mila dalla “Sailing people”, per un totale, appunto, di 530mila euro.

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