Sciatori in calo dell’8% negli impianti Promotur
TRIESTE. Da società ad agenzia, ma non basta. Promotur, in era di spending review, non decolla. Colpa del maltempo. O, più precisamente, di un inverno decisamente anomalo, soprattutto nella prima parte della stagione. A conti fatti, non resta che prendere atto che, rispetto ai numeri da depressione di febbraio, il calo di presenze è stato contenuto al -8% (da 588.391 a 539.144), 50mila persone in meno.
La premessa, rispetto al bilancio reso noto ieri sulla stagione dei cinque poli sciistici del Fvg, sono appunti le cifre rese note tre mesi fa. Nel febbraio scorso Promotur informava infatti che gli sciatori sul territorio erano diminuiti del 32% (con punte del 45% a Tarvisio e dell’82% a Sauris), un totale di 286.112 unità contro le 419.996 dello stesso periodo dello scorso anno. Le ragioni del tracollo? Le pessime condizioni atmosferiche, che hanno imposto numerose giornate di chiusura forzata agli impianti. Pure nel comunicato di fine anno, Promotur addebita la flessione del -8% «all’andamento meteorologico eccezionalmente negativo della prima parte della stagione invernale che ha ridotto del 56% il numero di giornate di apertura utile degli impianti rispetto al programmato a tutto il 17 febbraio». Il tempo è poi cambiato è l’agenzia evidenza dunque il «netto recupero» di fine stagione.
Rispetto allo scorso anno le presenze da skipass stagionali salgono del 4% (da 125.289 a 130.301) mentre calano i giornalieri (-16% cioè da 181.664 a 153.147), «un dato comunque confortante considerate le pessime condizioni meteo da Natale sino a metà febbraio». Sostanzialmente stabile, fa sapere ancora Promotur, la performance delle presenze legate agli skipass plurigiornalieri che hanno registrato un -1% nel totale (da 123.000 a 121.536), «ma con andamenti significativamente diversi nelle singole località». Il riassunto complessivo è il -8% rispetto all’inverno 2012-13.
Guardando alla tabella delle giornate utili della prima parte della stagione chi sta meglio sono Forni di Sopra e Tarvisio (49 su 73, il 67%), quindi Sella Nevea (43 su 73, 59%) e, molto sotto, Zoncolan (37 su 75, 49%) e Piancavallo (29 su 75, 39%). In particolare, le pessime condizioni di otto week-end sino a metà febbraio, insiste Promotur, hanno ridotto le uscite da parte di pendolari e famiglie. Le sole buone notizie sono arrivate dall’incremento degli sciatori in vacanza organizzata o in vacanza programmata, oltre che dall’aumento delle presenze da skipass stagionali, «due indicatori in controtendenza degni di rilievo, possibili grazie al lavoro degli operatori nella messa a punto delle piste in piena sicurezza sino ad aprile e alle operazioni promozionali che hanno visto il coinvolgimento dell’agenzia regionale, di Turismo Fvg e di chi, in loco, ha creato iniziative ad hoc per fronteggiare la situazione meteo e la congiuntura economica». Il riferimento è all’apertura gratuita del 12 e 13 aprile, vero e proprio regalo di Pasqua agli aficionados, con l’aggiunta del 50% di sconto sulle lezioni con i maestri e il noleggio dell’attrezzatura.
La nota di fine stagione di Promotur si chiude con i dettagli delle presenze nelle varie località. A Forni di Sopra gli skipass giornalieri si attestano al -15% ma si registra un +2% di plurigiornalieri e il +9% di stagionali. Sullo Zoncolan il calo delle presenze dei giornalieri è del -6%, ma le presenze/sci da plurigiornalieri sono al +8% e gli stagionali al +9%. A Tarvisio il calo di skipass giornalieri è invece del 27%, con il +3% di plurigiornalieri e il +5% di presenze stagionali. E ancora a Piancavallo ecco il -14% di presenze legate agli skipass a consumo e il -10% di stagionali, cui si contrappone il +7% di presenze di plurigiornalieri.
A Sella Nevea le presenze di giornalieri sono calate del 9%, i plurigiornalieri del 47%, ma aumentano gli stagionali del 18%. Infine a Sauris si riscontra il -9% di presenze con skipass giornalieri, il -75% di plurigiornalieri e il +27% di presenze con skipass stagionale.
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