Sci di fondo, ciaspole, trekking: ecco per quali attività lo spostamento in montagna è consentito e per quali no
TRIESTE Sì allo sci di fondo, no alla passeggiata nel bosco con le ciaspole. Il prefetto di Trieste Valerio Valenti fa chiarezza sulle attività in montagna per le quali è consentito spostarsi dal proprio comune. Un tema, nei giorni scorsi, oggetto di interpretazioni diverse che avevano finito per creare un po’ di confusione.
«Come sempre anche in questo caso serve buonsenso - spiega Valenti -. Comprendo la difficoltà e la stanchezza provocate in molti cittadini da un periodo così lungo di limitazioni. Ma i dati dicono che, proprio grazie alle restrizioni, il contagio sta diminuendo. Inoltre i vaccini consentono di guardare con un po’ di ottimismo al futuro prossimo».
Tornando al merito della questione, si è deciso di autorizzare l’attività sportiva che si pratica in montagna, come appunto lo sci di fondo, e non invece la semplice attività motoria. Tipologia, quest’ultima, nella quale rientrano trekking e ciaspolate. In pratica ci si può muovere verso le località montane del Fvg solo per svolgere uno sport altrimenti impossibile da praticare nel proprio comune. Un triestino quindi può andare a Sappada per sciare (e per farlo può anche poi dormire lì in albergo), ma non per passeggiare o giocare a tennis, attività che può tranquillamente svolgere a casa propria. La passeggiata con le ciaspole, quindi, può andare a farla solo chi abita già in una zona di montagna o chi vive vicino e, per raggiungerla, non deve percorrere più di 30 chilometri: gli spostamenti tra comuni limitrofi, infatti, sono ammessi solo entro quella distanza.
Via libera invece allo sci, come detto, ma al momento solo quello negli anelli di fondo. Dal 15 febbraio, secondo gli intendimenti del governo, potranno invece aprire gli impianti di risalita e a quel punto sarà possibile raggiungere le montagne anche per dedicarsi allo sci da discesa.
L’interpretazione definitiva è frutto di un confronto avuto ieri dal prefetto di Trieste con i rappresentanti della Regione sul contenuto dell’ultimo Dpcm. È stato fatta anche un’analisi rispetto alle indicazioni, e alle interpretazioni, date dalle Regioni vicine al fine di evitare penalizzazioni e disparità di trattamento tra territori inseriti nella stessa fascia di colore. Il Fvg è attualmente in zona arancione, ma questo non pone limitazioni alle attività sportive.
Infine, come accennato, il confronto di ieri ha permesso di fare chiarezza anche su un altro aspetto: la possibilità di pernottare in un albergo del comune raggiunto per praticare un’attività sportiva non “disponibile” nel territorio dove si vive. Non è invece consentito dormire in hotel per motivi di turismo. Restano sempre vietati, anche nelle località di montagna, gli spostamenti dalle 22 di notte alle 5 del mattino se non per questioni di lavoro e salute. —
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