Schianto sulla Gvt, il vano whatsapp dell’amico per avvertirli del pericolo
TRIESTE «Sono stato tutto il giorno assieme a Valentina. È stata una giornata stupenda. Alla sera ci siamo trovati a Muggia e le ho presentato alcuni dei miei amici. Alla fine Luca si è proposto di accompagnare a Trieste Valentina e gli altri tre ragazzi, tra cui la sua fidanzata, Ilaria. Ma tutto si è fermato in quel tragico frontale». Cristian Bacci, da poche settimane fidanzato con Valentina Gherlanz, scandisce l’ultima giornata trascorsa assieme alla trentaseienne triestina scomparsa assieme a Luca Sussich nel terribile incidente di domenica notte. A bordo dell’auto anche la diciottenne Ilaria Pecchiar, fidanzata di Sussich, rimasta praticamente illesa e già dimessa dall’ospedale, e i fratelli Vittorio e Lorenzo Calafato, rispettivamente di 36 e 32 anni.
«Valentina ed io ci conoscevamo da circa un anno. Due settimane fa avevamo deciso di metterci assieme. Stavamo bene, c’era grande feeling tra di noi - racconta il trentasettenne muggesano -. Domenica avevamo deciso di trascorrere una intera giornata insieme». Il tempo era bello. E la coppia ha deciso di passare qualche ora all’aperto: «Prima siamo andati a fare una passeggiata sul sentiero della Salvia, tra Santa Croce e Aurisina, poi siamo scesi in Costa dei Barbari. Lei adorava quel posto, vi metteva spesso la tenda. Lì mi ha fatto conoscere i suoi amici».
Successivamente i due sono tornati in città: Gherlanz voleva votare al ballottaggio. «Valentina risiedeva a Trieste vicino all’ippodromo. Voleva andare a votare e così è stato. Ha votato in una scuola vicino a via Revoltella. Poi ci siamo recati alla sede triestina della Croce Rossa Italiana». Lì i due hanno prelevato un’auto per recarsi a Grado. Dalla località balneare goriziana Valentina e Cristian sono tornati a bordo di un pulmino della Cri, utilizzato per i centri estivi a Muggia, e lo hanno portato proprio a Muggia «dove siamo andati alla sagra del Tiro a volo vicino alle foci del Rio Ospo. Lì ho presentato a Vale i miei amici: Luca Sussich, la sua fidanzata Ilaria Pecchiar, e i due fratelli Vittorio e Lorenzo Calafato».
La serata è proseguita serenamente. Attorno a mezzanotte circa i cinque hanno deciso di tornare a casa. «Ho proposto a Valentina di rimanere a dormire da me a Muggia, ma mi ha detto che preferiva tornare a casa a Trieste perché doveva dare da mangiare ai gatti». Così Sussich ha deciso di portare a casa i quattro: le due ragazze e i due ragazzi.
Ma in realtà, alla serata ha preso parte anche un sesto ragazzo, amico di Bacci, che è tornato a Trieste pure lui, ma a bordo della sua automobile. A guidare la “carovana” delle due automobili era Sussich: «Luca andava sempre molto piano, era il suo stile di guida». E infatti mentre le due auto erano sulla Grande Viabilità - i fratelli Calafano abitano in zona Campi Elisi - l’amico ha deciso di sorpassare Sussich. Ed ecco l’inatteso colpo di scena: proprio lui è stato il primo a vedere l’automobile guidata da Josif Jitaru Celestin in contromano.
Con prontezza di riflessi l’amico ha mandato un whatsapp vocale al gruppo creato dagli amici, tra cui quelli a bordo dell’auto guidata da Sussich, avvertendoli del pericolo. «Non so se il messaggio sia arrivato troppo tardi, so solo che in quel terribile incidente ho perso un amico come Luca e una ragazza stupenda come Valentina. Avrei voluto esserci io su quell’automobile al posto di Luca. Forse tutto avrebbe avuto più senso».
Bacci, scalfito dal dolore, mantiene però i nervi saldi alla notizia del livello del tasso alcolemico di Josif Jitraru Celestin: «Non posso e non voglio giustificarlo, ma ritengo che se vai in auto ci sono sempre dei rischi. Un incidente come quello occorso ai miei amici e a Valentina può succedere in ogni momento. Quello che mi dà più fastidio è che l’imbocco della GV di Valmaura, sempre che il guidatore della Golf sia entrato in contromano proprio da lì, già in precedenza aveva registrato la presenza di altri incidenti. Questo fa male, il fatto che non sia stato mai messo in sicurezza. Spero che dopo questa tragedia chi di competenza si adoperi il prima possibile».
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