Schianto in moto sulla Gvt, piede amputato
Gravissimo un 45enne finito a Valmaura contro il guard-rail con una Harley Davidson. I resti dell’arto trovati in strada

Silvano Trieste 27/10/2017 GVT, perde il piede e arriva a Valmaura
Erano passate da poco le otto e mezzo di sera. Aveva appena partecipato a un’assemblea sindacale in porto. Poi si è messo in sella alla sua Harley-Davidson nera, imboccando la superstrada dalla rampa del Molo VI. Ha percorso qualche centinaio di metri e, per circostanze ancora da appurare, è finito contro il guard rail amputandosi un piede. L’impatto è avvenuto nelle vicinanze della galleria di Servola.
S.C., un triestino di quarantacinque anni di origini australiane, si è accasciato per terra soltanto dopo, all’uscita di Valmaura della Grande viabilità, all’altezza del supermercato Lidl. Era ancora in sella alla motocicletta. In quel momento ormai privo di sensi. Deve aver percorso l’intero tratto sotto choc, probabilmente senza nemmeno rendersi conto dell’accaduto.
I resti dell’arto erano sparsi lungo la superstrada: sono stati rinvenuti dagli agenti della Polizia locale che hanno setacciato l’asfalto con la pila, mentre i Vigili del fuoco controllavano il resto della zona, anche la parte più boschiva sotto il guard rail. Perché a quell’ora nessuno aveva ancora ben capito cosa fosse davvero successo e dove cercare l’arto, nella speranza di salvare il salvabile.
Sono state alcune persone ad accorgersi del quarantacinquenne steso sull’asfalto e ad allertare i soccorsi. L'uomo è stato portato nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale di Cattinara. Era in condizioni disperate per la forte emorragia. La municipale ha trovato il piede amputato, o forse solo una parte, grazie all’intervento di diverse pattuglie. La sezione dell’arto, stando a quanto accertato nel corso della serata, è stata trasportata a Cattinara. Se le condizioni del piede saranno ancora recuperabili, potrebbe rendersi necessario il ricovero d'urgenza all'ospedale di Pordenone, specializzato in operazioni di microchirurgia degli arti. È la speranza di tutti, dei familiari e degli amici accorsi immediatamente a Valmaura sul luogo dell’incidente non appena hanno saputo della tragedia.
Presenti anche i compagni del “Born to be wild”, il moto club di cui il quarantacinquenne faceva parte. Il mezzo è stato naturalmente posto sotto sequestro per gli accertamenti del caso.
La Polizia municipale è riuscita ad arrivare molto rapidamente nella zona in cui l’uomo si è accasciato perché era stata contattata per un altro sinistro avvenuto proprio in quei minuti e proprio a Valmaura. All’uscita della rampa, a fianco del supermercato, ieri sera paradossalmente erano in corso i rilevi di due incidenti.
Ma le lacrime, gli sguardi smarriti e increduli erano tutti per il centauro. Una disgrazia di cui nessuno riusciva a capacitarsi. «Povero amico mio», ripeteva un amico di vecchia data. «Povero amico mio».
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