Schianto contro il Tir, il pm chiede il processo
Il conducente della Bmw accusato di omicidio stradale. Una passeggera dell’auto era morta sul colpo

Lasorte Trieste 21/11/16 - Incidente Auto - Camion, Valico di Rabuiese, confine Slovenia
Tutto era accaduto in pochi secondi. Un attimo. La potente Bmw come impazzita aveva fatto uno, due, tre giri su se stessa. Poi la devastante sbandata finale contro il rimorchio di un Tir. Lo schianto era successo nella notte del 21 novembre dello scorso anno a pochi metri dal confine di Rabuiese. Tragico il bilancio: una persona morta e due feriti in maniera grave.
Il 20 settembre il conducente di quella vettura, Nikolov Valentin Hristov, 33 anni, comparirà davanti gip Luigi Dainotti. Che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm Cristina Bacer. È accusato di omicidio stradale. La vittima Natasha Dobreva Todorova, 52 anni, era la suocera dell’uomo. Nello schianto era rimasta ferita anche la moglie. È difeso dall’avvocato Valentina Vetri.
I tre bulgari stavano andando nel loro Paese. Lo schianto si era verificato attorno alle 2, sotto una fitta pioggia. La vettura condotta da Nikolov Valentin Hristov proveniva dal raccordo. Aveva superato la galleria arrivando in prossimità dell’area di parcheggio vicino al confine.
Sicuramente la Bmw modello 320 station wagon non viaggiava a velocità moderata. Certo è che all’improvviso il guidatore aveva perso il controllo del veicolo. E l’auto così aveva cominciato a sbandare. Gli pneumatici avevano perso aderenza creando quello che i tecnici definiscono acquaplaning e cioè un fenomeno di galleggiamento su uno strato d’acqua esteso su una strada. A quel punto l’automobile, dopo non meno di tre testa-coda, era finita di lato contro il rimorchio di un Tir posteggiato regolarmente nell’area vicina al confine. L’urto era stato devastante. E Natasha Dobreva Todorova che era seduta sul sedile posteriore, era morta sul colpo come poi aveva accertato il medico del 118. A dare l’allarme era stato il camionista che in quel momento stava riposando in cabina. Si era svegliato di soprassalto dal fragore dell’impatto. Era uscito dal mezzo e si era subito reso conto della gravità della situazione. Dopo pochi minuti erano giunte sul posto due ambulanze del 118 e due auto con il medico a bordo.
Ma per estrarre i feriti dalla morsa delle lamiere contorte era stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Che avevano utilizzato le pinze oleodinamiche e poi, con le dovute cautele, i due occupanti i sedili anteriori della Bmw erano stati finalmente estratti. Ma per la passeggera che invece viaggiava sul sedile posteriore, non c’era stato nulla da fare.
(c.b.)
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