Schianto auto-scooter, ragazza di Trieste muore a 22 anni
TRIESTE Una ragazza triestina di 22 anni, Sara Biasi, è morta ieri sera in seguito a uno spaventoso incidente stradale in via Costalunga, all’incrocio con via della Pace, proprio ai piedi del noto locale “Red Baron”. Fatale per la giovane, che in sella al suo scooter stava percorrendo via Costalunga in direzione Valmaura, è stato lo schianto con una Ford Ka, condotta da un uomo, che procedendo nel senso contrario, dal cimitero verso la città, aveva svoltato dalla stessa via Costalunga verso via della Pace. L’impatto è stato tremendo. Il corpo della ventiduenne è finito sotto la macchina mentre lo scooter ha proseguito la sua corsa impazzita senza più guida, strisciando sull’asfalto per una trentina di metri. È morta poco dopo, mentre i sanitari del 118 stavano tentando il tutto per tutto per salvarle la vita. Troppo gravi le lesioni riportate nello schianto: ieri, a tarda ora, le sue generalità non erano ancora state rese note.
La scena che si è presentata agli occhi degli avventori del “Red Baron”, come hanno confermato poi alcuni di loro, è stata dunque agghiacciante. Uno dei primi a prestare soccorso alla ragazza, mentre altre persone si premuravano di contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112, è stato un infermiere fuori servizio, che si trovava nel locale. Ha provato a sentire il polso della giovane, riversa a terra in stato d’incoscienza con il casco allacciato. Era debolissimo. I soccorritori del 118 - una volta sul posto assieme ai Vigili del fuoco e alla Polizia locale (che si è occupata dei rilievi e della ricostruzione del sinistro, e che ha portato in serata il conducente della Ford Ka in caserma) - hanno fatto il possibile per scongiurare il peggio, ma non c’è stato nulla da fare.
Dopo l’incidente lo scenario a quell’incrocio era spettrale. I lampeggianti, l’asfalto bagnato dalla pioggia, una macchina ferma in diagonale rispetto alla strada, uno scooter malridotto sollevato da terra. E una vita spezzata a 22 anni. E negli occhi, bassi, degli avventori del “Red Baron”, una scena che purtroppo non si dimentica.—
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