Schiamazzi notturni a Gorizia, esposto al prefetto

Cittadini infuriati per gli eccessivi rumori molesti. Gli assessori comunali Bellan e Ceretta mediatori: «Convocheremo un tavolo con comitati e esercenti. Ordinanza da rispettare»
Di Francesco Fain
BRUNI TRIESTE 12 07 07 Cantera DISCO
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Riesplode, puntuale come un orologio svizzero, la polemica sugli schiamazzi notturni. Ma, questa volta, i comitati sono partiti subito in quarta, presentando un esposto molto circostanziato al Comune di Gorizia e alla Prefettura.

Nel mirino quei locali, in particolar modo di corso Verdi, che si «fanno beffe» dell’ordinanza anti-schiamazzi: non la rispettano o ne danno un’interpretazione a maglie larghissime. Per questo, una ventina di goriziani ha voluto chiedere a sindaco e prefetto di far rispettare le leggi, «perché se è sacrosanto il divertimento dei giovani, altrettanto sacrosanto è il diritto degli altri di dormire in santa pace».

Un problema annoso, rimasto irrisolto. Tant’è che potremmo tranquillamente prendere un articolo di dieci anni fa dedicato ai rumori molesti, fare “copia/incolla” e riprodurlo fedelmente oggi. Cambierebbero soltanto gli attori: allòra c’erano il sindaco Vittorio Brancati e l’assessore Maurizio Di Matteo, oggi Ettore Romoli e gli assessori Stefano Ceretta e Arianna Bellan. Per il resto, tutto sarebbe uguale: da una parte chi rivendica di poter dormire con tranquillità, dall’altra i giovani che minacciano di andare a divertirsi lontano da Gorizia e da casa. In mezzo, gli esercenti che non vogliono trasformarsi in vigilantes, visto che il teatro degli schiamazzi è quasi sempre al di fuori dei locali, sui marciapiedi, in strada, lungo i controviali. Che fare, dunque?

Un tavolo

di mediazione

L’esposto è stato preso in seria considerazione dal Comune. Tant’è che sia Ceretta (assessore alle Polizia municipale) che Bellan (ha i referati alle attività economiche) annunciano che, in tempi brevi, verranno messi attorno al medesimo tavolo esercenti e comitati. «C’è un’ordinanza anti-schiamazzi dai contenuti molto precisi e questa va rispettata: c’è poco da fare - argomentano i due esponenti della giunta Romoli -. Anche perché ci sono esercenti che osservano scrupolosamente i suoi dettami. Sforare i limiti orari con musica ad alto volume significa non rispettare neppure quei baristi che l’ordinanza l’hanno sempre osservata».

Partirà, dunque, una sorta di tavolo di mediazione. «Ci mettiamo a disposizione per trovare un accordo. Medieremo e cercheremo di sensibilizzare gli esercenti affinché trovino anche una forma di autoregolamentazione».

Più controlli

dei vigili

Se alla fine si troverà la quadratura del cerchio, bene. Altrimenti, verranno infittiti i controlli notturni dei vigili urbani che hanno avuto come esito almeno tre multe, una delle quali molto salata. «Sì, la polizia municipale è in preallerta. Ci saranno sicuramente nuovi controlli - annuncia l’assessore Stefano Ceretta -. Lo ripetiamo: se esistono delle leggi, queste vanno rispettate. Anche per aiutare la convivenza fra chi vuole divertirsi e chi ha la necessità di dormire magari perché all’indomani, pur essendo una giornata festiva, lavora».

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