Schiamazzi e minacce ai residenti Chiuso il punto Sisal di via Beccaria

Stop all’attività della sala scommesse Match Point Sisal di via Beccaria. Il cartello apposto da ieri mattina sulle saracinesche dell’esercizio parla chiaro: «Locale chiuso su disposizione del...

Stop all’attività della sala scommesse Match Point Sisal di via Beccaria. Il cartello apposto da ieri mattina sulle saracinesche dell’esercizio parla chiaro: «Locale chiuso su disposizione del questore». Un provvedimento che fa seguito ai tanti episodi di violenza da parte dei frequentatori dell'agenzia di scommesse che, da mesi, esasperano i residenti dei condomini che si affacciano su quella via.

La chiusura, che si protrarrà per otto giorni, è scattata in base all’articolo 100 del Testo unico delle leggi in materia di pubblica sicurezza, che prevede la sospensione della licenza in caso di «tumulti o gravi disordini», oppure «qualora il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose» o in presenza di «un pericolo per l’ordine pubblico, la moralità pubblica, il buon costume o la sicurezza dei cittadini». Circostanze che sono state riscontate dalle forze di polizia durante i ripetuti controlli disposti nei mesi scorsi dalla questura. Nel corso di un controllo effettuato a fine dicembre, gli uomini delle volanti avevano anche pizzicato un uomo colpito da un ordine di carcerazione che doveva scontare due anni di carcere e che invece stava tranquillamente scommettendo su una patita di calcio.

I residenti, che da mesi evidenziavano il problema, sono rimasti piacevolmente sorpresi dal repentino provvedimento del questore. «Sia da stimolo a chi sbaglia a rispettare le regole e ai cittadini ad avere fiducia delle forze di polizia e a segnalare quando qualcosa non funziona», afferma dal canto suo Isabella Fusiello che, fin dal suo insediamento, aveva annunciato una particolare attenzione per rioni e punti del centro più “caldi” sul fronte degli schiamazzi e della microcriminalità.

Quell'agenzia Sisal, una delle più frequentate della città, da anni creava problemi. I gestori avevano cercato di arginare il problema introducendo anche la figura del bodyguard, risultato però insufficiente. Nei mesi scorsi le criticità si erano acutizzata, obbligando le forze di polizia ad intervenire spesso per sedare violente liti e calmare gli animi dei residenti esasperati. Gli stessi che, più volte, hanno ripreso con video e fotografie le situazioni al limite con cui dovevano fare quotidianamente i conti. Schiaffi, pugni, zuffe, grida, spaccio e poi danni al portone del condomino adiacente l'agenzia e alle automobili posteggiate lì davanti, a tal punto che molti automobilisti ormai preferiscono non lasciare la vettura in quel punto. Una convivenza complessa, insomma, che ha obbligato molte donne e persone anziane a cambiare abitudini, evitando di rientrare da sole la sera o do scendere a portare a passeggio il cane. A fine 2017 i residenti, dopo aver invocato l'aiuto della politica, avevano fatto un appello al questore. Che, ora, è concretamente intervenuto.

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