Schiaffo a Bandelli, gli Eventi al nemico Lippi
Al vicesindaco la delega che fu dell’inventore della Bavisela. Il sindaco resta in silenzio
Il cerchio si è chiuso. Quella delega al Coordinamento eventi, tanto discussa nelle ultime settimane, ha di nuovo cambiato padrone. Passata prima da Franco Bandelli, dimessosi dal suo ruolo di assessore dopo aver risposto «no, grazie» all’ipotesi rimpasto, ad Enrico Sbriglia, nome nuovo della giunta (un ritorno, in effetti, se si fa riferimento al primo quinquennio di amministrazione Dipiazza), è infine - dieci giorni dopo - planata sulla scrivania del vicesindaco Paris Lippi.
Una situazione quanto meno singolare, all’apparenza interpretabile come un ultimo sgarbo inflitto all’inventore della Bavisela. Lippi e Bandelli si erano scontrati duramente lo scorso gennaio: il vicesindaco aveva accusato il collega di continui «sconfinamenti» nel suo territorio di competenza. Invasioni di campo, lungo quel confine sottile che in certi casi separava le deleghe allo sport (di Lippi) e gli eventi (di Bandelli). Poi, nonostante la crisi interna all’esecutivo fosse rientrata stando alle dichiarazioni dei protagonisti, è arrivato a metà agosto da Roma il famoso diktat. Una pesante richiesta di rimpasto firmata dall’onorevole Menia, a cui politicamente Lippi è sempre stato e rimane vicino, all’interno della corrente aennina del Pdl. Quella famiglia di cui fa parte pure Bandelli, anche se i rapporti fra le due componenti sono quelli tipici dei separati in casa. Tanto che l’ex assessore aveva chiesto al sindaco lo Sport in cambio della cessione del Coordinamento eventi, nel corso dei faccia a faccia durante i quali Dipiazza si era impegnato per arrivare alla mediazione.
«Alla luce dei suoi impegni lavorativi, Sbriglia ha ritenuto di rinunciare alla delega al Coordinamento eventi. Non sarebbe riuscito a seguire le manifestazioni che in città si susseguono». È proprio Paris Lippi a spiegare le ragioni della variazione. Dunque, l’assessorato non verrà smantellato, come invece aveva fatto intendere il sindaco Roberto Dipiazza poco meno di un mese fa, prendendo spunto dal fatto che i grandi eventi in città «sono sorpassati, da qui al 2011 praticamente non ce ne sono». Quella rotta è stata leggermente corretta, sebbene delle modifiche ci saranno: «Cambieremo il modus operandi - puntualizza Lippi -, trovando le giuste sinergie con le altre aree, le quali dovranno assumersi maggiormente le responsabilità dell’incarico organizzativo delle manifestazioni. Il coordinamento dovrà solo far sì che il lavoro sia omogeneo, che non vi siano sovrapposizioni tra appuntamenti ad esempio». E quindi non ci siano equivoci fra assessorati, come accaduto evidentemente in passato. Una considerazione, questa, da cui Lippi si tiene comunque ben lontano.
Ciò non toglie che, in futuro, la dicitura ”coordinamento eventi” possa in effetti scomparire per essere «inglobata all’interno degli Affari generali. Un’eventualità che formalmente la cancellerebbe. Per me, comunque, è uguale», aggiunge il vicesindaco. Il quale, di quell’etichetta di ”sgarro finale” a Bandelli attribuita a questo passaggio di competenze, non vuol proprio sentir parlare: «Per chiarire la situazione, ricordo che avevo già rifiutato il Coordinamento eventi, propostomi dal sindaco una volta uscito di scena Bandelli perché riteneva si conciliasse bene con la mia delega allo Sport. Proprio per rispetto di Franco avevo detto di no. Mi scocciava che la questione potesse essere vista sotto questa luce». Poi, per una settimana soltanto, l’assessorato era stato affidato a Sbriglia, «perché il sindaco aveva ritenuto vi fosse attinenza con la Vigilanza», spiega ancora Lippi. Che, ora, per uno scherzo del destino si troverà quindi a coordinare anche l’apporto comunale all’organizzazione della Bavisela, la ”creatura” di Bandelli: «Dopo la Barcolana, è la manifestazione più importante per Trieste. La sostenevo prima, ora lo farò ancora di più», osserva il vicesindaco, scegliendo l’elegante strada della diplomazia.
Una spiegazione sul passaggio di deleghe era attesa anche da Roberto Dipiazza: tuttavia, il sindaco ha scelto nuovamente la via del silenzio per il secondo giorno consecutivo su questioni collegabili a Bandelli. Mercoledì non aveva voluto rispondere alle stoccate lanciategli dall’ex pupillo nel corso dell’assemblea pubblica alla Stazione marittima. Ieri, su una questione che concretamente riguarda solo la sua attuale giunta, il nuovo silenzio.
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