Schenone, l’ex olimpica arrestata per tentato omicidio ha usato la pistola del marito che guidava l’Hannibal di Monfalcone

L’anziano industriale, Carlo Cazzaniga, è accusato di “omessa custodia”. La moglie ha esploso 4 colpi contro il vicino di casa, il manager Milanese. «Infastidiva la volpe, che ogni giorno veniva qui nel parco» ha detto la donna ai carabinieri

Giulio Garau
L'ex proprietario e presidente del Centro velico Hannibal Carlo Luca Cazzaniga.
L'ex proprietario e presidente del Centro velico Hannibal Carlo Luca Cazzaniga.

Vera Schenone, 84 anni, l'ex sciatrice olimpica che a Moncalieri nel torinese che ha sparato al vicino di casa, il manager Stefano Milanese di 52 anni, e che ora è agli arresti, non è la sola coinvolta nel tentato omicidio: lo è anche suo marito, Carlo Cazzaniga, 89 anni, ex imprenditore chimico che ha trascorso una vita a Monfalcone alla guida dell’Hannibal, il primo marina moderno in Italia dedicato alla vela e Centro federale italiano. Il marito è il proprietario della pistola con la quale la moglie Vera ha sparato a Milanese. E’ stato lo stesso Cazzaniga a ridare vita e prestigio come un tempo all’Hannibal vendendolo alcuni anni fa al colosso austriaco Red Bull e che ora vede alla guida il campione olimpico austriaco Hans Peter Steinacher che lo sta trasformando in un Centro olimpico della vela.

Vera Schenone
Vera Schenone

Omessa custodia della pistola

Cazzaniga è accusato di omessa custodia dell’arma, ma sostiene attraverso i suoi legali, Lorenzo Imperato e Francesca Peyron, fosse chiusa in cassaforte, acquistata negli Anni Ottanta dopo un'incursione di ladri nella villa. Una vicenda, quella dell’incursione dei ladri, che aveva provato molto Cazzaniga che aveva deciso di acquistare l’arma per proteggersi visto che la villa di Moncalieri si trova in una zona isolata. 

L'anziano, scrive l’Ansa riportando alcuni articoli si Stampa e Repubblica,  "agli avvocati ha detto che, con quei vicini che stavano ristrutturando la tenuta dall'altra parte della strada, non avevano mai avuto una discussione. Ha detto che Schenone aveva un amore quasi maniacale per gli animali e aveva addomesticato una volpe. Ma che avesse avuto degli screzi con l'ingegnere per la volpe, a Cazzaniga non risulta".

Vera Schenone, l'intervento dei carabinieri e il manager Milanese
Vera Schenone, l'intervento dei carabinieri e il manager Milanese

Manager in gravi condizioni

L'ex sciatrice olimpica ha sparato a Milanese, ora ricoverato all'ospedale Molinette di Torino in gravi condizioni, dopo avere chiamato lui stesso i carabinieri. La donna, come detto all’inizio, è agli arresti per tentato omicidio nello stesso ospedale, dopo avere colpito l'uomo con "almeno due dei quattro colpi", esplosi con la pistola del proprio marito.

Infastidiva la volpe

«Infastidiva la volpe, che ogni giorno veniva qui nel parco. Le davo da mangiare, ma a lui non piaceva e così ho preso la pistola e gli ho sparato» ha spiegato la Schenone ai carabinieri venerdì sera, secondo quanto riportano i quotidiani la Stampa e la Repubblica

«Stefano ha visto un'ombra in giardino ed è uscito a controllare» sono le parole della compagna di Milanese.

Crollo psicologico

«Sinceramente non capisco cosa le sia scattato nella testa. Vera è sempre stata una cara persona. Può darsi abbia avuto un crollo psicologico» sostiene Francesco Falcone nato a Sauze d'Oulx (Torino), discesista della Valanga Azzurra. Il papà di Carlo e Vera era grande amico di mio padre, Augusto. Veniva spesso a Sauze con la famiglia ed era il negoziante di articoli sportivi di Torino che più di tutti consigliava ai clienti la nostra località. Quando io sono entrato, giovanissimo, con mio fratello Carlo, nello Sci Club Sportinia, Vera e il fratello, un vero talento sportivo, avevano già ottenuto grandi successi. Parliamo degli anni in cui suo padre gestiva l'Hotel Savoia e dava lezioni di sci anche a Mike Bongiorno, che aveva casa a Sauze».

Argomenti:cronaca nera

Riproduzione riservata © Il Piccolo