Scatta l’assalto alle cure termali in convenzione
GRADO Poche convenzioni e scatta la caccia alla prenotazione per riuscire a entrare nella lista di quelli che potranno godere delle cure gratis. Sta accadendo alle Terme Marine. Tant’è che si registra un vero e proprio assalto contemporaneo di telefonate per le prenotazioni. E sono scaturite le lamentele degli utenti che non riescono a interloquire con gli operatori della Git. Ma appena possibile, nelle giornate successive, i clienti vengono in linea di massima richiamati.
Già lo scorso anno – e sembra pressoché confermato che la tendenza sarà identica anche per il 2019 – l’Azienda sanitaria aveva concesso alla Git uno spazio finanziario per i convenzionamenti alquanto limitato anche in raffronto agli anni precedenti. Ecco così che tanti pazienti per fare le cure – il riferimento è per alle terapie inalatorie e all’idrochinesiterapia – hanno dovuto sborsare di tasca propria il dovuto, in quanto il budget convenzionato era finito. E’ facile capire, dunque, il motivo di tutto questo assembramento contemporaneo al telefono che fa letteralmente inviperire le persone.
Una signora di Gorizia ha voluto far presente cosa sta accadendo, tuttavia nelle giornate successive è stata regolarmente richiamata dalle dipendenti della Git. La goriziana, pensando che non funzionasse il centralino telefonico della Git, così come altre persone, è arrivata a Grado dove, però, ha trovato lo stabilimento ancora chiuso e in fase di sistemazione, prima della riapertura.
Il servizio telefonico per le prenotazioni è attivo dal 4 marzo scorso, mentre le terme apriranno i battenti il primo aprile.
Lo conferma anche l’amministratore unico della Git, Alessandro Lovato il quale annuncia che entro mercoledì la situazione dovrebbe essere normalizzata. «Per la serenità di chi ha inviato una mail o lasciato messaggio vocale in segreteria – precisa Lovato -, gli stessi valgono ovviamente quale priorità di prenotazione, per cui verranno contattati dal nostro personale a conferma delle richieste fatte».
L’au della Git quindi osserva: «Ritengo che l’anomalo numero richieste in così breve periodo derivi dal timore di non poter usufruire del servizio convenzionato, problema che s’era presentato nel 2018, in quanto l’importo convenzionato non è più adeguato alle necessità».
Lovato poi precisa: «Questo tema è noto a tutti i livelli anche dagli organi regionali, ma finora non ha trovato una positiva risposta. Ci auguriamo che la Regione possa intervenire per un adeguamento dell’importo convenzionato, in quanto la prevenzione (tipicamente le cure inalatorie e talassoterapiche da noi effettuate) è anche in un’ottica economica un buon investimento. È preferibile un ciclo d’inalazioni a più costosi interventi medici di cura. Lo possono testimoniare le migliaia di nostri ospiti».
L’amministratore unico della Git ricorda inoltre che per l’apertura saranno installate tre nuove vasche di ultima generazione. «La volontà – prosegue - è poter garantire un livello di servizio che ci permetta di traghettare le attuali terme alle nuove che non sono più una chimera ma una realtà vicina».—
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