Scatta la rinascita del Ferrini con il patto Triestina-Comune
TRIESTE. Al ponzianino Giorgio Ferrini, bandiera del Torino anni Sessanta e sette volte atleta azzurro, era francamente dovuto, perchè negli ultimi anni il campo, che porta il suo riverito nome nel natìo rione, era ormai ridotto a una discarica, peraltro abusiva.
L’operazione di recupero di quest’area ampia 10.700 metri quadrati, partita ad alterna velocità quasi tre anni fa, è approdata a un happy end tanto più apprezzabile in quanto non del tutto scontato: sì della giunta comunale al project financing di iniziativa privata, con dichiarazione di pubblica utilità.
La Triestina sarà il partner trainante, perchè metterà sul tavolo quasi 3 dei 4,6 milioni - Iva compresa - indicati nel budget: i restanti 1,2 milioni saranno investiti a cura del Municipio che parteciperà con il 25% (il massimo di una pubblica istituzione in un project financing è il 49%). Il progetto di fattibilità, elaborato da uno staff di professionisti incaricato dalla società alabardata, andrà - stando a fonti di largo Granatieri - in gara entro la fine di marzo, così da consentire l’aggiudicazione nella tarda primavera e l’apertura del cantiere durante l’estate.
Se tutto avrà puntuale verifica, è realistico ritenere che in sei mesi si porterà a compimento la prima parte dell’operazione definita dai progettisti “bi-fasica”, capiremo poi perchè: di conseguenza non è fuori luogo immaginare una prima inaugurazione nella primavera 2021. La Triestina passa da soggetto proponente a soggetto promotore: naturalmente parteciperà alla gara che è aperta a tutte le realtà interessate a riqualificare l’impianto di Ponziana. Chi gareggerà, dovrà presentare un elaborato definitivo-esecutivo. E’quantomeno probabile che, viste le premesse preparatorie e le somme in ballo, la concorrenza all’Alabarda non sarà arrembante.
Lunedì pomeriggio alle 15.15 appuntamento nel salotto azzurro comunale per la presentazione dell’iniziativa, cui parteciperanno la civica amministrazione con il sindaco Roberto Dipiazza e l’assessore Elisa Lodi (non pervenuti gli assessori Giorgio Rossi e Lorenzo Giorgi nonostante le deleghe sportive), mentre la società calcistica sarà rappresentata dall’amministratore unico Mauro Milanese. La Triestina si è avvalsa di una équipe tecnico-giuridica molto strutturata: lo studio MetroArea (Tazio Di Pretoro e Giulio Paladini), lo studio Tonucci & partners, gli avvocati Pasquale Silvestro e Michele Grisafi, l’impresa bergamasca ArtEdil, lo studio Enrico Longo.
Si diceva prima di progetto “bi-fasico”, in quanto composto di due parti ben distinte: il primo momento concentrerà i lavori sulle strutture esistenti - campo da 11, spogliatoi, tribune - mentre il secondo capitolo avrà bisogno di una variante urbanistica e perciò arriverà dopo realizzando il campo da 7, spogliatoi-bar-terrazza-sala polifunzionale.
La rinascita del “Ferrini” merita di riavvolgere la pellicola storica di questo campo, che venne inaugurato nel 1996 in epoca illyana. Nel 2009 fu sottoscritta l’ultima convenzione, di durata novennale, tra il Comune e l’Asd Ponziana, convenzione che entrò in crisi nella stagione 2014-15, perchè la società dilettantistica aveva accumulato un debito di 10.000 euro con il pubblico proprietario della struttura.
Nel 2015, quando Roberto Cosolini reggeva la municipalità tergestina, il Comune perse la pazienza e revocò la concessione, faticando però a farsi consegnare le chiavi, per cui dovette rivolgersi alla magistratura e solo nel settembre 2015 riacquisì l’effettiva fruibilità dell’impianto. Erano però iniziati gli anni peggiori del “Ferrini”, fatto segno nell’agosto 2016 a episodi di teppismo che provocarono danni a porte e pareti.
La civica amministrazione, transitata nel frattempo dal governo cosoliniano a quello dipiazzista, ritenne inopportuno investire nella manutenzione, in attesa di conoscere quale sarebbe stata la sorte gestionale del campo. Il primo a parlare di project financing fu nel maggio 2017 l’assessore allo sport Giorgio Rossi.
Dieci mesi più tardi, quando correva il marzo 2018, il Comune lanciò un avviso esplorativo, allo scopo di capire se vi fosse qualcuno disposto a condividere il restyling del “Ferrini”: si fecero vivi la Triestina e l’Asd Chiarbola Ponziana. Nella primavera 2018 la cifra ritenuta necessaria dai tecnici comunali era di 1 milione, ma il budget sarebbe progressivamente lievitato prima a 2,5, poi a 3,5, infine - come abbiamo visto - ai 4,6 milioni.
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