Scatta il piano di sterilizzazione della colonia di nutrie sull’Ospo

L’Enpa incassa l’ok dell’Ispra per avviare il metodo di contenimento non cruento proposto con l’Associazione Muja Veg che scongiura il ricorso alle “doppiette”

Comune e animalisti in difesa delle nutrie

MUGGIA Via libera alla sterilizzazione delle nutrie del rio Ospo. Sabato l’Enpa Trieste ha annunciato ufficialmente l’ultimo “nulla osta” necessario, giunto dall’Ispra, per dare vita al progetto redatto congiuntamente dall’Associazione Vegetariani-Vegani Muggia e dallo stesso Ente nazionale protezione animali.

«Il corso di formazione per i volontari partirà a fine febbraio. Ad aprile inizieremo ad andare sul territorio a recuperare i roditori», racconta Patrizia Bufo, presidente della sezione triestina dell’Enpa.

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Una nutria fotografata nella zona di Aquileia


Il progetto di contenimento della Nutria (Myocastor Coypus) nella zona del rio Ospo aveva già incassato mesi fa l’avvallo della Regione e del Comune di Muggia. Mancava solamente l’ok dell’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale, che, una volta ottenute le ultime integrazioni richieste lo scorso settembre, ha comunicato finalmente il via libera definitivo.

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A raccontare il primo passo concreto del progetto è proprio Bufo, massima carica dell’Enpa di Trieste: «L’Enpa provvederà alla formazione dei volontari di Muja Veg (l’Associazione Vegetariani-Vegani Muggia, ndr) che si occuperanno della cattura delle nutrie tramite apposite gabbie realizzate per evitare possibili traumi agli animali. La sterilizzazione verrà effettuata nei nostri ambulatori a cura di medici veterinari iscritti alla Sivae (la Società italiana veterinari per animali esotici, ndr). Alle nutrie sterilizzate verrà marchiato l’orecchio per il riconoscimento. Alla conclusione del Progetto triennale sarà inviato un dettagliato report all’Ispra».

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La decisione di sterilizzare la specie, evitandone così una morte cruenta, è stata promossa con forza dai volontari di Muja Veg, i quali, anche grazie a una campagna di sensibilizzazione culminata con una petizione di oltre 600 cittadini inviata alla Regione, hanno creato le premesse per opporsi al piano di eradicazione violenta varato dalla giunta Serracchiani. Supportata dall’Enpa e dall’amministrazione Marzi, Muja Veg si è dunque opposta con successo ai metodi di soppressione cruenta, come previsto dalla normativa regionale, quali “armi comuni da sparo” oppure “trappolaggio e successivo abbattimento con metodo eutanasico dell’animale mediante narcotici, armi ad aria compressa o armi comuni da sparo”. La pratica prevista per contenere le nutrie si baserà invece sulla cattura degli animali e la loro successiva sterilizzazione, analogamente a quanto viene già fatto con le colonie di gatti randagi. Anche i costi della pratica chirurgica saranno gli stessi dei felini: 32 euro per i maschi, 60 per le femmine.

Complessivamente la colonia muggesana di nutrie è stata stimata in una quarantina di esemplari. “I costi saranno a carico nostro e di Muja Veg – puntualizza Bufo – ma prima di arrivare alla sterilizzazione organizzeremo un corso di formazione della durata di un mese, che sarà curato dal dottor Marco Lapia e dal coordinatore regionale Enpa Gianfranco Urso. Il corso sarà riservato ai volontari di Muja Veg che fisicamente, muniti di regolare autorizzazione e con il nostro supporto, cattureranno i roditori con una gabbia ad hoc attualmente in corso di progettazione».

Il progetto di contenimento delle nutrie si concluderà entro i primi mesi del 2022. —


 

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