Scatta il piano anti caldo in Fvg: monitorati 1.200 anziani

Entrano nel vivo le strategie della Regione per fronteggiare l’emergenza estiva. Confermati il numero verde e il servizio di telecontrollo per le fasce più a rischio 

TRIESTE. Gli esperti di meteo ne sono convinti: quest’estate sarà meno “bollente” e torrida del solito e, almeno al Nord, regalerà parecchie giornate fresche e piovose. La macchina regionale per fronteggiare l’emergenza caldo, tuttavia, si metterà ugualmente in moto, per assicurare assistenza in particolare alla fasce più deboli della popolazione.

Asse portante della strategia regionale è, ancora una volta, l’attivazione del numero verde “anti caldo” 0434.223.522. Telefonando dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, e il sabato dalle 9 alle 12, e selezionando l’opzione numero 5 (e non 3, come erroneamente indicato nella pagina web del sito della Regione) l numero 3), si potranno porre ad operatori specializzati domande sui corretti comportamenti da tenere in caso di ondate di afa tropicale. Inoltre si potrà chiedere di essere inseriti nella lista di controllo o richiedere informazioni sulla rete dei servizi sociosanitari.

Caldo “tropicale” di notte, Trieste in testa per temperature
Silvano Trieste 2018-04-22 Gente al mare con la bella giornata e il caldo


In collaborazione con Televita, infatti, è stato attivato anche il servizio di telecontrollo su circa 1.200 utenti fragili in tutto il Friuli Venezia Giulia, di cui 262 over 75 a Trieste. L’elenco è stato stilato direttamente dai Distretti sanitari in collaborazione con i medici di medicina generale e i servizi sociali comunali. Le telefonate vengono fatte al superamento di un valore soglia, calcolato in collaborazione con Arpa Fvg - Osmer, che tiene conto della temperatura, dell’umidità e della percezione del caldo da parte della persona. Trieste è inserita inoltre nelle 27 città campione in Italia in cui vi è la presenza di un sistema di monitoraggio meteo collegato a una sorveglianza epidemiologica degli effetti delle ondate di calore attraverso i dati degli accessi al Pronto Soccorso.

Anche chi non rientra nelle fasce a rischio, tuttavia, nelle prossime settimane farà bene ad osservare i cari, vecchi consigli di una volta. La prima raccomandazione è quella di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, sforzandosi anche se non si ha sete, evitando l’alcol e le bevande zuccherate. Meglio poi mangiare molta frutta, verdura e cibi freschi, preferendo in generale pasti leggeri. È preferibile poi vestirsi poco, scegliendo possibilmente abiti ampi in fibre naturali come il cotone. A casa, poi, sarebbe meglio evitare di accendere il forno e, in generale, quegli elettrodomestici che producono calore come il phon ed il ferro da stiro; se possibile arieggiare tenendo le finestre aperte al mattino presto e alla sera, garantendo così il ricambio dell’aria. Un’altra raccomandazione sempre verde è quella di evitare di uscire durante le ore più calde della giornata: chi è al mare dovrebbe cercare anche di non stare troppe ore sotto il sole cercando di tenere la testa riparata con un cappellino o bagnandola spesso.

Per quanto possa apparire scontato, è meglio ricordare poi che non bisogna lasciare animali o persone in macchine parcheggiate sotto il sole. Anche solo pochi minuti di distrazione possono avere effetti pericolosissimi, per non dire letali. Lo dimostra anche l’esperimento effettuato da Catherine McLaren dell’Università di Stanford in California. La ricercatrice ha lasciato la macchina parcheggiata sotto il sole in sedici giornate diverse con temperature tra i 22 ed i 35 gradi. In un’ora l’abitacolo può riscaldarsi di 22 gradi quando fa più freddo, arrivando invece a quasi 65 gradi in estate in poco meno di 15 minuti.

Se poi, nonostante il rispetto di quel decalogo di regole estive ispirate al buon senso, dovessero insorgere debolezza e stanchezza, mal di testa, nausea, vomito, sensazione di vertigine, stati confusionali con possibile perdita di coscienza, aumento della temperatura corporea o una diminuzione della pressione arteriosa, è bene cioè chiedere aiuto al proprio medico curante o al servizio di emergenza del 112.

Per alleviare questi sintomi, se non troppo acuti, ci si può anche bagnare con acqua fresca (non ghiacciata), evitando il freddo diretto sul cuore e sullo stomaco. È bene poi distendersi in un luogo fresco e ventilato con le gambe sollevate rispetto al resto del corpo, bere acqua a piccoli sorsi per abbassare la temperatura corpore, mettere una borsa di ghiaccio sulla testa e avvolgersi in un lenzuolo o in un asciugamano bagnato con acqua fredda.

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