Scatta il nuovo Piano dehors: meno vincoli per bar e locali
Ha avuto un passato “burrascoso”, anche per via dei tanti interventi a “gamba tesa” della Soprintendenza. E anche il presente, a giudicare dalla bagarre scoppiata ieri in commissione, è decisamente “caldo”. Scintille a parte, però, il nuovo, o meglio aggiornato, Regolamento comunale sui dehors è pronto e lunedì approderà in aula per il via libera definitivo.
Le novità, nello specifico, vanno a modificare alcune parti del vecchio testo su sedie, tavolini, ombrelloni e altri elementi mobili che costituiscono l'arredo degli spazi esterni delle attività commerciali, approvato nell'aprile dello scorso anno: questo sulla base delle indicazioni emerse dall'accordo stipulato a dicembre tra il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e la Direzione regionale del Fvg, che ha previsto alcune semplificazioni in materia.
Il protocollo d'intesa ha stabilito che non è più necessaria l'autorizzazione della Soprintendenza per l'utilizzo di alcuni elementi di arredo urbano, come fioriere, poltroncine, divanetti, pedane ed elementi similari, che in un primo tempo erano stati vietati dal Regolamento che aveva dunque dato il via libera, come previsto dai vincoli della stessa Soprintendenza, solo a sedie, tavolini ed ombrelloni. Tra le modifiche, previste anche delle deroghe per tende, elementi accessori e di delimitazione.
L'accordo tra ministero e Regione ha altresì esteso la possibilità di occupazione di suolo pubblico, oltre agli esercizi di commercio al dettaglio e di somministrazione di alimenti e bevande, anche alle attività turistico-ricettive e a quelle artigianali di preparazione di prodotti destinati al consumo diretto. Gli esercenti avranno tempo per adeguarsi alle modifiche apportate al Regolamento in materia fino al 31 gennaio 2016. «Abbiamo in sostanza potuto reintrodurre quegli elementi di arredo urbano che erano già presenti nella prima versione del testo ma che poi andavano a ricadere all'interno delle autorizzazioni monumentali della Soprintendenza - spiega l’assessore alla Pianificazione Elena Marchigiani -. In questo modo siamo venuti incontro alle diverse esigenze delle attività commerciali».
Ma la nuova versione ha sollevato più di qualche dubbio nell’opposizione, tanto da scatenare un’autentica bagarre in commissione. «Con questo Regolamento si chiude una brutta pagina per il Comune di Trieste - afferma il capogruppo forzista Everest Bertoli -. Prendo atto che l'amministrazione comunale si è finalmente svegliata: peccato però che siano passati già tre mesi dall'accordo tra ministero e Regione in materia di dehors. Mi chiedo chi andrà a risarcire gli esercizi commerciali delle migliaia di euro spese per adeguare le loro strutture esterne alle norme sull'occupazione di suolo pubblico che adesso vengono nuovamente modificate. Mi auguro che per loro possa essere prevista almeno una riduzione in tema di tassazione».
La replica dell’assessore non si è fatta attendere. «Abbiamo lavorato esattamente nella direzione opposta e cioè quella di supportare e tutelare le attività commerciali - precisa Marchigiani -. I tempi della delibera sono stati congrui e spesi per individuare un percorso comune. Siamo qui per i cittadini e non certo per vedere questo tipo di bagarre nella aule consiliari».
E pensare che la discussione, in apertura di seduta, era iniziata con toni pacati. Bertoli e Paolo Rovis (Ncd), prima hanno chiesto delucidazioni in merito alla delibera e poi hanno sollecitato dai tecnici comunali una serie di documenti mancanti a supporto dell'elaborato, come i piani di dettaglio allegati al Regolamento, rimarcando peraltro i tempi troppo stretti per l'eventuale presentazione di emendamenti al testo, vista l'imminente convocazione del Consiglio comunale.
Per tutta risposta il consigliere Pd Sebastiano Truglio ha definito ostruzionistiche le manovre dell'opposizione, giudizio peraltro condiviso da Marchigiani, presente in aula. Una “querelle” che alla fine ha coinvolto un po' tutti i consiglieri presenti. Risultato: commissione che non ha licenziato il documento e che è stata riconvocata per questa mattina dal presidente Mario Ravalico (Pd).
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