Scarichi delle acque piovane irregolari Dalla Regione diffida per la Ferriera

Dopo la falda intrisa di idrocarburi oltre i limiti, Arpa Fvg e Regione mettono nel mirino gli scarichi delle acque piovane della Ferriera. Il sistema di raccolta e trattamento delle acque reflue dovrebbe essere ultimato in autunno, ma l’Agenzia per la protezione dell’ambiente richiama intanto l’azienda per gli sforamenti di solidi sospesi, alluminio e ferro, in quantità tali da convincere la Regione ad avviare un procedimento di diffida nei confronti di Siderurgica Triestina.
È la stessa Arpa a riconoscere che il problema dovrebbe essere risolto entro qualche mese, nell’ambito del rifacimento della pavimentazione delle aree scoperte dello stabilimento, ma l’Agenzia preferisce tutelarsi ed evidenziare come la pioggia che dilava edifici e terreni trascini con sé sostanze che finiscono in mare con concentrazioni oltre il consentito.
Nella lettera del 27 luglio dalla Direzione centrale Ambiente, la Regione comunica di aver riscontrato alcune non conformità rispetto a quanto previsto dall’Autorizzazione integrata ambientale. Il cartellino giallo più pesante riguarda appunto il «superamento di limiti di accettabilità allo scarico di acque reflue industriali». Le misurazioni dell’Agenzia evidenziano valori che nel caso dei solidi sospesi superano di dieci volte il limite e che in quello del ferro sono venti volte il consentito. Nello specifico, si parla di solidi sospesi totali per 810 mg per litro (contro un limite di 80 mg), ferro per 38,7 mg/l (contro un limite di 2 mg) e alluminio per 4,2 mg/l (contro un limite di 1).
Siderurgica Triestina precisache «al momento del campionamento, effettuato il 15 febbraio, non erano completate le attività di raccolta e trattamento delle acque meteoriche. Il completamento è avvenuto solo il 25 luglio. Non risultava inoltre completato il sistema di raccolta delle acque nelle aree di messa a parco minerale, tuttora in corso di completamento».
La Regione chiede alla proprietà di far fronte anche ad altre criticità. L’ispezione ha infatti ritenuto inadeguato il sistema di rilievo della presenza di idrocarburi nelle polveri da parte dei deposimetri e riscontrato la necessità di migliorie nel sistema di misurazione delle emissioni sulle bocche dei camini dello stabilimento.
Per una diffida che parte, un’altra viene ritirata. La Regione aveva infatti intimato a Siderurgica Triestina di consegnare il progetto esecutivo previsto dall’Aia per la copertura dei parchi minerari. Nel corso della recente Conferenza dei servizi il Gruppo Arvedi si è giustificato dicendo di non aver mai ricevuto un giudizio sul progetto definitivo, step preliminare al livello esecutivo. Nel corso della Conferenza il progetto è stato vagliato da Azienda sanitaria e Inail, con la proprietà chiamata a fornire i chiarimenti richiesti nel corso del tavolo tecnico convocato a settembre. —
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