Scarica mobili in strada a Trieste, Facebook lo inchioda

L’uomo si serviva del furgone della ditta. Rintracciato dalla municipale grazie a un post: 600 euro di multa

TRIESTE Tavoli, sedie e interi mobili. In strada, come fosse una discarica. Ma ai residenti tutto ciò non è passato inosservato. E così, in era social, non è stato difficile pizzicare il responsabile. Il Distretto B della Polizia Locale, quello di via Giulia, ha intercettato un post su Facebook pubblicato da un cittadino che segnalava un comportamento quanto meno scorretto del conducente di un furgoncino.

L’uomo, in più di un’occasione, è stato notato mentre si accostava nelle vicinanze dei cassonetti delle immondizie e abbandonava materiale di ogni tipo. Spesso vecchi arredi. I commenti delle persone al post confermavano la frequenza con cui veniva lasciata la roba per terra. Quasi sistematicamente. «Cogliere questi comportamenti nel momento esatto in cui si verificano è di solito piuttosto arduo», sottolinea la Polizia Locale. Ma analizzando con più precisione le foto scattate dai residenti non è stato difficilissimo risalire al veicolo usato: era quello di una ditta vera e propria, come hanno scoperto gli agenti della municipale durante le indagini. L’impresa, subito contattata dalla municipale per avere spiegazioni sull’accaduto, si è resa disponibile e ha immediatamente fornito le generalità del sospettato.

I vigili urbani sono riusciti a raccogliere in poco tempo indizi sufficienti per tracciare un quadro dettagliato del caso: l'uomo si offriva per sgomberare mobili di amici e conoscenti senza però preoccuparsi di smaltire i rifiuti ingombranti nelle apposite discariche comunali. In più lo faceva servendosi del furgone della ditta di cui era dipendente. E senza che il proprio datore di lavoro fosse a conoscenza di questa attività parallela e illegale. L’ultima volta che l’uomo è stato sorpreso mentre abbandonava oggetti, è stata alcuni giorni fa in via Svevo.

Ma stavolta gli agenti della municipale lo hanno colto in flagranza. Il conducente del camioncino è stato fermato e sanzionato: il regolamento comunale per la “Gestione dei Rifiuti” all’art. 23 comma 1 prevede una multa di 600 euro. Ora il responsabile dovrà rendere pure qualche spiegazione al proprio datore di lavoro, di certo non felice di essere finito con il nome della propria ditta in un giro di rifiuti.

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